«Questo progetto ha vinto, nel 2016, la prima edizione del Premio nazionale del Forum italiano di sicurezza urbana (FISU) e il prossimo novembre lo presenteremo a Barcellona, al forum internazionale della sicurezza urbana. E’ molto importante dialogare e confrontarci con le altre amministrazioni sui metodi di contrasto all'illegalità. L’aspetto punitivo non è sufficiente, con il mio assessorato voglio andare al cuore del problema. Migliorare l’aspetto sociale e di vita dei quartieri, è fondamentale per prevenire le situazioni di illegalità». Racconta così il progetto, "Dare un posto al disordine/ogni cosa al suo posto", l’assessore alla Sicurezza e al Centro Storico, Stefano Garassino, che ha presenziato questa mattina all'inaugurazione del primo presidio artistico in via della Maddalena.
IL PROGETTO
L’idea di creare una connessione tra il porto e il centro della città nasce con l’adesione del Comune di Genova, nel 2013, al Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia - Francia PORTU, con l’obiettivo di sviluppare azioni di miglioramento della qualità vita nelle città portuali. L’amministrazione genovese ha elaborato un piano di interventi, "Ti Porto nei Caröggi”, che prevede un percorso di riqualificazione attraverso l’attivazione di progetti di formazione e inclusione.
Tra le iniziative proposte da “Dare un posto al disordine/ogni cosa al suo posto", c'è l' occupazione sana degli spazi, con momenti di incontro, piccoli spettacoli e perfomance per creare un momento ludico per tutti.
A questo progetto - realizzato con il finanziamento anche della Compagnia di San Paolo - lavora, da oltre un anno, un'equipe multidisciplinare formato da polizia locale e un vasto raggruppamento di soggetti di Terzo Settore sociali quali le cooperative La Comunità e Il Laboratorio, l' Arci, l'Associazione Abitanti Maddalena, l'Ass.Med.Com e con il supporto tecnico dell’Associazione Amapola. L’obiettivo è rendere il quartiere della Maddalena più sicuro, pulito e vivibile, mediante l’eliminazione di comportamenti devianti e con interventi sociali e culturali di contrasto all'illegalità, per una migliore convivenza tra esercizi commerciali e residenti.
«Insieme con la mia collega Paola Bordilli, assessore al Commercio, vogliamo esportare questo progetto anche nelle notti della movida – dice l’assessore Garassino - oltre a vietare l'uso di bicchieri e bottiglie di vetro e mettendo anche dei cartelli con indicata la sanzione, che per ora è di 200 euro”.
CREARE UNA COSCIENZA CIVICA NEI GIOVANI PER PREVENIRE L’ILLEGALITA’
A settembre, con la riapertura delle scuole, partirà un progetto di informazione e prevenzione che coinvolgerà i ragazzi delle scuole superiori. «Come amministrazione, rimarca Garassino - oltre a portare avanti la lotta contro il degrado e l'insicurezza, vogliamo agire anche preventivamente. Occorre creare una cultura del rispetto delle cose pubbliche, degli altri e di se stessi. Per questo andremo nelle scuole superiori insieme con un medico e un rappresentante della polizia municipale, a spiegare ai ragazzi i nostri progetti, come amministrazione, per la movida, i rischi di un consumo eccessivo di alcol e anche le sanzioni se non si rispettano le regole».
NON SOLO CENTRO STORICO
Ma sul fronte della sicurezza il centro storico non è l’unica area a presentare delle criticità. “Anche Sampierdarena è una zona dove i cittadini vivono un forte senso di insicurezza e disagio – sottolinea l’assessore Stefano Garassino - Questo anche a causa del mancato turn over degli agenti di Polizia Municipale, dovuto ai pensionamenti degli anni passati, che ha messo in crisi il sistema di tutela del territorio. Per questo motivo, in accordo con il sindaco Bucci, entro fine anno assumeremo almeno 40 unità, attingendo dalla graduatoria dell’ultimo concorso».
IL PROGETTO
L’idea di creare una connessione tra il porto e il centro della città nasce con l’adesione del Comune di Genova, nel 2013, al Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia - Francia PORTU, con l’obiettivo di sviluppare azioni di miglioramento della qualità vita nelle città portuali. L’amministrazione genovese ha elaborato un piano di interventi, "Ti Porto nei Caröggi”, che prevede un percorso di riqualificazione attraverso l’attivazione di progetti di formazione e inclusione.
Tra le iniziative proposte da “Dare un posto al disordine/ogni cosa al suo posto", c'è l' occupazione sana degli spazi, con momenti di incontro, piccoli spettacoli e perfomance per creare un momento ludico per tutti.
A questo progetto - realizzato con il finanziamento anche della Compagnia di San Paolo - lavora, da oltre un anno, un'equipe multidisciplinare formato da polizia locale e un vasto raggruppamento di soggetti di Terzo Settore sociali quali le cooperative La Comunità e Il Laboratorio, l' Arci, l'Associazione Abitanti Maddalena, l'Ass.Med.Com e con il supporto tecnico dell’Associazione Amapola. L’obiettivo è rendere il quartiere della Maddalena più sicuro, pulito e vivibile, mediante l’eliminazione di comportamenti devianti e con interventi sociali e culturali di contrasto all'illegalità, per una migliore convivenza tra esercizi commerciali e residenti.
«Insieme con la mia collega Paola Bordilli, assessore al Commercio, vogliamo esportare questo progetto anche nelle notti della movida – dice l’assessore Garassino - oltre a vietare l'uso di bicchieri e bottiglie di vetro e mettendo anche dei cartelli con indicata la sanzione, che per ora è di 200 euro”.
CREARE UNA COSCIENZA CIVICA NEI GIOVANI PER PREVENIRE L’ILLEGALITA’
A settembre, con la riapertura delle scuole, partirà un progetto di informazione e prevenzione che coinvolgerà i ragazzi delle scuole superiori. «Come amministrazione, rimarca Garassino - oltre a portare avanti la lotta contro il degrado e l'insicurezza, vogliamo agire anche preventivamente. Occorre creare una cultura del rispetto delle cose pubbliche, degli altri e di se stessi. Per questo andremo nelle scuole superiori insieme con un medico e un rappresentante della polizia municipale, a spiegare ai ragazzi i nostri progetti, come amministrazione, per la movida, i rischi di un consumo eccessivo di alcol e anche le sanzioni se non si rispettano le regole».
NON SOLO CENTRO STORICO
Ma sul fronte della sicurezza il centro storico non è l’unica area a presentare delle criticità. “Anche Sampierdarena è una zona dove i cittadini vivono un forte senso di insicurezza e disagio – sottolinea l’assessore Stefano Garassino - Questo anche a causa del mancato turn over degli agenti di Polizia Municipale, dovuto ai pensionamenti degli anni passati, che ha messo in crisi il sistema di tutela del territorio. Per questo motivo, in accordo con il sindaco Bucci, entro fine anno assumeremo almeno 40 unità, attingendo dalla graduatoria dell’ultimo concorso».