Slow Fish 2015: cambiamo rotta per salvare il mare (e nutrire il pianeta)

Torna il salone del Pesce sostenibile organizzato da Slow Food. Profumi, colori, sapori da scoprire e gustare. Un'occasione per cambiare le cattive abitudini alimentari e salvare buona cucina e tasche. All'inaugurazione di giovedì 14 maggio presenti il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e il sottosegretario del ministero dell'Ambiente Silvia Velo. Appuntamento immancabile per chi è a Genova dal 14 al 17 maggio

inaugurazione slow fish
Alla sua settima edizione, nell’anno di Expo, Slow Fish alza le vele e salpa per salvare il mare.

Lo fa chiamando a raccolta tutti i suoi protagonisti, dal pescatore allo chef, dal pescivendolo al consumatore, dallo scienziato alle future generazioni. A tagliare il nastro l'onorevole Silvia Velo, sottosegretario del ministero dell'Ambiente, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il sindaco di Genova, Marco Doria e il presidente di Slow Food Italia Silvio Greco. 


Nell'accogliere e salutare questa nuova edizione di Slow Fish, il sindaco ha voluto sottolineare il concetto di qualità nei suoi diversi e molteplici significati: qualità del cibo e delle materie prima, qualità e rispetto nell'uso delle risorse ambientali e qualità del contesto in cui si sviluppa la manifestazione, il Porto Antico, che accoglie con le sue bellezze, e da oggi anche con le sue bontà, cittadini e turisti.

Da giovedì 14 a domenica 17 maggio Slow Food Italia e Regione Liguria in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, organizzano al Porto Antico il Salone del Pesce sostenibile, che lega le tematiche ambientali della tutela dei mari e delle specie ittiche.

I numeri della manifestazione: 21 Laboratori del Gusto, in cui artigiani e chef guidano le degustazioni affiancati da biologi marini e pescatori; 8 lezioni di Scuola di Cucina e 4 Appuntamenti a Tavola con star della cucina italiana e internazionale.

Un ipotetico tour prende il via dal "cuore" scientifico della manifestazione, gli stand dell'associazione Slow Food, della Regione Liguria e del Ministero delle Politiche agricole, dove non mancano accoglienza, informazioni e dépliant. Sul sito www.slowfood.it  tutti i dibattiti.

Dalla seconda tappa in poi "si fa sul serio" e ci si imbatte in Eataly‎, con laboratori di cucina, chef che insegnano come trattare il pesce e a sfruttare meglio le specie poco conosciute, considerate neglette.

Sono 550 le specie di pesce commestibili che vivono nel Mediterraneo. Solo 60 quelle utilizzate in cucina, ma le nostre abitudini alimentari ne conoscono a malapena 16.
Fra queste, le prime 4 (alici, orate, spigole e merluzzi) rappresentano quasi la metà dei consumi (45%), con grave danno per la salute del mare, per la nostra cultura gastronomica e per le tasche dei consumatori.

Proprio di fronte al “tempio del gusto”, nel piazzale delle Feste, si entra in una ricca enoteca, un laboratorio di birra artigianale e in altri laboratori gastronomici. Una grande tensostruttura ospiterà, come tutti gli anni, l'area del mercato, per seguire gli approfondimenti sul tema e incontrare chi il pesce lo pesca, lo mette in vendita e lo compra.

Ci sarà anche una folta rappresentanza di produttori di olio, aromi e spezie. Qui vengono svelati i trucchi per imparare a distinguere il pesce fresco dal congelato, sia sul banco del pescivendolo che in trattoria.

Per concludere, non può mancare una visita al mercato ittico, sempre aperto, ma particolarmente animato alle 12.30 e 17.30, quando va in scena l'asta del pesce, messo all'incanto in porzioni adatte al consumo di una famiglia.

E ancora, assaggi della cucina ligure, sarda e siciliana.   
13 maggio 2015
Ultimo aggiornamento: 15/05/2015
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