Prende il nome di "Ricibo" la rete di associazioni, imprese e servizi sociali che ha lo scopo di trasformare lo spreco alimentare in risorsa. L'iniziativa è stata presentata oggi nel Salone di Rappresentaza di Palazzo Tursi dal sindaco Marco Doria e dall’assessore alle Politiche socio sanitarie Emanuela Fracassi.
Sono intervenuti l’assessore all’educazione e stili di vita del Comune di Udine Raffaella Basana (in video conferenza), il presidente del Municipio Valpolcevera, Jole Murruni, il presidente del municipio Bassa Valbisagno, Massimo Ferrante, rappresentanti delle associazioni e operatori dei servizi attivi nel territorio.
Hanno partecipato ai lavori anche i responsabili di Bring the food e Last Minute sotto Casa, due programmi operativi sviluppati fuori della nostra città che, usando le opportunità della rete, connettono domanda e offerta di cibo.
“Gli obiettivi di questo progetto sono molteplici – sottolinea il sindaco. Lottare contro lo spreco alimentare, recuperare cibo altrimenti perso, rispondere alle esigenze delle persone in difficoltà economica. Il Comune di Genova, insieme a volontari, associazioni e aziende, sta portando un aiuto a chi ne ha bisogno, sulla base di valori di fondo condivisi e nel rispetto della persona”.
Ma, se da un lato ci si muove contro gli sprechi e il disagio, dall’altro assume un grande valore anche il sistema di relazioni che, nel rispetto della persona, si instaura tra chi dà e chi riceve, ma anche tra i soggetti protagonisti di queste esperienze: aziende, volontari, associazioni e amministrazione.
Nel corso dell’incontro è stata presentata la pagina web del sito istituzionale del Comune di Genova, frutto del lavoro delle associazioni, dei Servizi sociali territoriali e della Direzione Politiche Sociali sul tema del contrasto allo spreco di cibo e della distribuzione di alimenti alle persone in difficoltà. La pagina rimanda anche alla fanpage Facebook "Ricibo" che ha lo scopo di collegare tra loro le associazioni e diffondere le iniziative e gli eventi che si organizzano in città.
“E’ un anno che lavoriamo con le associazioni e gli enti del territorio – ha detto l’assessore alle politiche sociali Emanuela Fracassi – per creare la pagina web “Ricibo”, un luogo di scambio di informazioni e progettualità in grado di recuperare cibo da mettere immeditamente a disposizioni dei più fragile e indigenti”.
A Genova è presente da anni un’ampia e diffusa rete di punti di distribuzione di alimenti in eccedenza alle famiglie in condizioni economiche difficili, con la regia comunale, gestita da vari soggetti pubblici, ecclesiali, del terzo settore e privati nel quadro di un'azione più ampia, volta al contrasto della povertà, dell'emarginazione e dello spreco di beni primari.
“In ogni municipio – continua l’assessore – esistono dei progetti di collaborazione tra gli Ats, le associazioni e le imprese del territorio. Sono i social market, in cui viene recuperato il cibo buono ma fuori commercio, che poi viene ridistribuito alle persone con problemi di tipo economico, segnalate dai servizi sociali”.
Il Comune di Genova aderisce da molti anni alla Rete nazionale “Città Sane” che dedica una particolare attenzione ai temi legati all’alimentazione. Proprio su iniziativa del Tavolo cittadino Città Sane si sono svolti incontri ai quali hanno partecipato operatori comunali e numerose associazioni. Ne è emersa l’esigenza di una più efficace collaborazione tra soggetti pubblici e volontariato anche attraverso gli strumenti della rete.
Sono intervenuti l’assessore all’educazione e stili di vita del Comune di Udine Raffaella Basana (in video conferenza), il presidente del Municipio Valpolcevera, Jole Murruni, il presidente del municipio Bassa Valbisagno, Massimo Ferrante, rappresentanti delle associazioni e operatori dei servizi attivi nel territorio.
Hanno partecipato ai lavori anche i responsabili di Bring the food e Last Minute sotto Casa, due programmi operativi sviluppati fuori della nostra città che, usando le opportunità della rete, connettono domanda e offerta di cibo.
“Gli obiettivi di questo progetto sono molteplici – sottolinea il sindaco. Lottare contro lo spreco alimentare, recuperare cibo altrimenti perso, rispondere alle esigenze delle persone in difficoltà economica. Il Comune di Genova, insieme a volontari, associazioni e aziende, sta portando un aiuto a chi ne ha bisogno, sulla base di valori di fondo condivisi e nel rispetto della persona”.
Ma, se da un lato ci si muove contro gli sprechi e il disagio, dall’altro assume un grande valore anche il sistema di relazioni che, nel rispetto della persona, si instaura tra chi dà e chi riceve, ma anche tra i soggetti protagonisti di queste esperienze: aziende, volontari, associazioni e amministrazione.
Nel corso dell’incontro è stata presentata la pagina web del sito istituzionale del Comune di Genova, frutto del lavoro delle associazioni, dei Servizi sociali territoriali e della Direzione Politiche Sociali sul tema del contrasto allo spreco di cibo e della distribuzione di alimenti alle persone in difficoltà. La pagina rimanda anche alla fanpage Facebook "Ricibo" che ha lo scopo di collegare tra loro le associazioni e diffondere le iniziative e gli eventi che si organizzano in città.
“E’ un anno che lavoriamo con le associazioni e gli enti del territorio – ha detto l’assessore alle politiche sociali Emanuela Fracassi – per creare la pagina web “Ricibo”, un luogo di scambio di informazioni e progettualità in grado di recuperare cibo da mettere immeditamente a disposizioni dei più fragile e indigenti”.
A Genova è presente da anni un’ampia e diffusa rete di punti di distribuzione di alimenti in eccedenza alle famiglie in condizioni economiche difficili, con la regia comunale, gestita da vari soggetti pubblici, ecclesiali, del terzo settore e privati nel quadro di un'azione più ampia, volta al contrasto della povertà, dell'emarginazione e dello spreco di beni primari.
“In ogni municipio – continua l’assessore – esistono dei progetti di collaborazione tra gli Ats, le associazioni e le imprese del territorio. Sono i social market, in cui viene recuperato il cibo buono ma fuori commercio, che poi viene ridistribuito alle persone con problemi di tipo economico, segnalate dai servizi sociali”.
Il Comune di Genova aderisce da molti anni alla Rete nazionale “Città Sane” che dedica una particolare attenzione ai temi legati all’alimentazione. Proprio su iniziativa del Tavolo cittadino Città Sane si sono svolti incontri ai quali hanno partecipato operatori comunali e numerose associazioni. Ne è emersa l’esigenza di una più efficace collaborazione tra soggetti pubblici e volontariato anche attraverso gli strumenti della rete.