Teatro Stabile: stupore e indignazione per la decisione del Ministero

È stata pubblicata martedì 24 febbraio sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo la decisione assunta in merito alla identificazione dei teatri aventi titolo al riconoscimento di “Teatro Nazionale” che ha visto escluso il Teatro Stabile di Genova a cui viene riconosciuta solo la qualifica di Teatro di interesse culturale. Il Sindaco di Genova Marco Doria, l’Assessore alla Cultura Carla Sibilla e la Direzione del Teatro Stabile manifestano stupore e indignazione per una scelta che ha privilegiato valutazioni diverse e discrezionali e non i parametri storici, strutturali, qualitativi ed economici rispettati da un Teatro dal valore universalmente riconosciuto e da una Scuola teatrale che ha formato negli anni i principali grandi attori e registi attivi sulla scena nazionale e internazionale.

Teatro Stabile
In relazione a quanto sopra, la Direzione del Teatro Stabile ha avanzato formale richiesta di accesso agli atti per meglio comprendere le motivazioni che hanno determinato la decisione e valutare nel merito una situazione che non può essere accettata passivamente.


Comunicato stampa del Teatro Stabile diffuso mercoledì 25 febbraio

Il Teatro Stabile di Genova apprende con stupore e indignazione il mancato riconoscimento a Teatro Nazionale.
Una simile decisione appare a dir poco inaudita non solo per la storia del Teatro Stabile di Genova, ma anche per la qualità professionale degli artisti e dei tecnici che al Teatro di Genova lavorano, per il riconosciuto valore artistico dei suoi spettacoli anche nel corso dell’ultimo decennio, per la trasparenza dei suoi bilanci da oltre un decennio in pareggio e per la considerazione nazionale e internazionale della sua Scuola di Recitazione da cui sono usciti e escono alcuni dei migliori attori delle ultime generazioni.

Risulta evidente che tale scelta sia esclusivamente riconducibile a discutibilissimi criteri di natura geopolitica, che nulla ha a che vedere con l’alta valenza artistica e professionale, indiscussa e indiscutibile, di quanto si è fatto e si fa a Genova.

Da parte sua, il Teatro di Genova chiederà l’accesso agli atti della commissione preposta per conoscere come e perché si è giunti a tale assurda esclusione: offensiva per tutti coloro che nel teatro lavorano e producono con serietà.
Nonostante tutto, il Teatro di Genova continuerà a operare secondo le idee, la programmazione e la progettualità da sempre espresse e ribadite nella domanda triennale per diventare Teatro Nazionale, nella convinzione che questa è una qualifica evidentemente già implicita nella storia passata, recente e presente del Teatro di Genova, da sempre caratterizzato da una forte vocazione a una dimensione nazionale e internazionale.

24 febbraio 2015
Ultimo aggiornamento: 25/02/2015
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