Questa mattina, una delegazione composta dal sindaco Marco Bucci, dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, da Rfi e Cociv, il consorzio di imprese che deve realizzare l'opera del Terzo Valico, ha effettuato un sopralluogo all'imbocco sud del tunnel che, al termine dei lavori, sarà lungo 27 chilometri, di cui 5 già realizzati, il 18% del traforo ferroviario.
Il Terzo Valico dei Giovi è uno dei 4 corridoi transeuropei di trasporti che interessano l'Italia. Tra questi è il più importante collegamento Nord-Sud e mette in comunicazione il Mar Mediterraneo con il Mare del Nord e i rispettivi scali marittimi, da Genova a Rotterdam senza soluzione di continuità per merci e passeggeri.
L'obiettivo di queste grandi opere è attrarre su ferro il 50% del trasporto ferroviario europeo. Nello specifico, il Terzo Valico ha basse pendenze e consentirà, contrariamente a oggi, di realizzare treni merci più pesanti e lunghi sino a 750 metri, con la possibilità di traportare container alti quattro metri allo spigolo.
Il costo dell'opera è di 6 miliardi e 200 milioni, quasi interamente finanziati, manca solo il finanziamento dell'ultimo lotto di circa 800 milioni di euro. I tempi di attivazione della linea sono fissati nel 2022.
"Il mio primo pensiero va a tutte le maestranze e a tutti coloro che lavorano nella realizzazione di questa grande opera che è come il pane per Genova - ha detto il sindaco Marco Bucci. Il vostro lavoro, che serve a 850 mila cittadini della città metropolitana, ci consentirà di raggiungere le località del Nord in tempi molto più rapidi degli attuali, creando grandi opportunità per Genova e la Riviera. Darà la possibilità al nostro porto di giocare ad armi pari con gli scali del Nord Europa, sino a movimentare 5 milioni di container. Le ambizioni, lo sviluppo, ma anche i sogni e i desideri di questa città, sono in gran parte nelle vostre mani e nel vostro lavoro, che avrà sempre il nostro più grande sostegno”.
Erano presenti l'amministratore straordinario di Cociv Marco Rettighieri, il direttore Generale di Cociv Nicola Meistro, il direttore progetti Alta Velocità di Rfi Daniela Lezzi e il commissario straordinario del Governo Iolanda Romano.
"Sono più di 800 le aziende liguri coinvolte nei lavori del Terzo Valico con 121 milioni di euro di ricaduta sul territorio. Abbiamo chiuso definitivamente la prima gara e cioè l'assegnazione dei lavori di Val Lemme (Voltaggio). E' un'ulteriore ricaduta di lavoro sul territorio, il che significa che il Terzo Valico ha ripreso a correre", ha sottolineato Rettighieri.
"Le basse pendenze consentiranno di far viaggiare treni merci più lunghi e più pesanti, i limiti di sagoma consentono di trasportare container alti quattro metri allo spigolo - ha detto Daniela Lezzi. I tempi di attivazione della linea ferroviaria è il 2022. Oltre al Terzo Valico Rft sta sviluppando interventi di velocizzazione sulle altre due linee esistenti verso Torino e Milano per minimizzare i tempi di trasporto ".
Nel corso della realizzazione del traforo gli escavatori attraverseranno masse di rocce contenenti gas metano e amianto. "Vengono applicate tutte le misure per la tutela dei lavoratori e dei cittadini in presenza di amianto, - assicura Iolanda Romano – ma si può scavare tenendo sotto controllo questo rischio per i lavoratori e per i cittadini. Le fibre di amianto verranno tenute all’interno del cantiere in modo da non farle uscire nell’ambiente di vita. Le centraline istallate all'uscita dei cantieri dimostrano che non ci sono state fuoriuscite fino ad adesso".
Il Terzo Valico dei Giovi è uno dei 4 corridoi transeuropei di trasporti che interessano l'Italia. Tra questi è il più importante collegamento Nord-Sud e mette in comunicazione il Mar Mediterraneo con il Mare del Nord e i rispettivi scali marittimi, da Genova a Rotterdam senza soluzione di continuità per merci e passeggeri.
L'obiettivo di queste grandi opere è attrarre su ferro il 50% del trasporto ferroviario europeo. Nello specifico, il Terzo Valico ha basse pendenze e consentirà, contrariamente a oggi, di realizzare treni merci più pesanti e lunghi sino a 750 metri, con la possibilità di traportare container alti quattro metri allo spigolo.
Il costo dell'opera è di 6 miliardi e 200 milioni, quasi interamente finanziati, manca solo il finanziamento dell'ultimo lotto di circa 800 milioni di euro. I tempi di attivazione della linea sono fissati nel 2022.
"Il mio primo pensiero va a tutte le maestranze e a tutti coloro che lavorano nella realizzazione di questa grande opera che è come il pane per Genova - ha detto il sindaco Marco Bucci. Il vostro lavoro, che serve a 850 mila cittadini della città metropolitana, ci consentirà di raggiungere le località del Nord in tempi molto più rapidi degli attuali, creando grandi opportunità per Genova e la Riviera. Darà la possibilità al nostro porto di giocare ad armi pari con gli scali del Nord Europa, sino a movimentare 5 milioni di container. Le ambizioni, lo sviluppo, ma anche i sogni e i desideri di questa città, sono in gran parte nelle vostre mani e nel vostro lavoro, che avrà sempre il nostro più grande sostegno”.
Erano presenti l'amministratore straordinario di Cociv Marco Rettighieri, il direttore Generale di Cociv Nicola Meistro, il direttore progetti Alta Velocità di Rfi Daniela Lezzi e il commissario straordinario del Governo Iolanda Romano.
"Sono più di 800 le aziende liguri coinvolte nei lavori del Terzo Valico con 121 milioni di euro di ricaduta sul territorio. Abbiamo chiuso definitivamente la prima gara e cioè l'assegnazione dei lavori di Val Lemme (Voltaggio). E' un'ulteriore ricaduta di lavoro sul territorio, il che significa che il Terzo Valico ha ripreso a correre", ha sottolineato Rettighieri.
"Le basse pendenze consentiranno di far viaggiare treni merci più lunghi e più pesanti, i limiti di sagoma consentono di trasportare container alti quattro metri allo spigolo - ha detto Daniela Lezzi. I tempi di attivazione della linea ferroviaria è il 2022. Oltre al Terzo Valico Rft sta sviluppando interventi di velocizzazione sulle altre due linee esistenti verso Torino e Milano per minimizzare i tempi di trasporto ".
Nel corso della realizzazione del traforo gli escavatori attraverseranno masse di rocce contenenti gas metano e amianto. "Vengono applicate tutte le misure per la tutela dei lavoratori e dei cittadini in presenza di amianto, - assicura Iolanda Romano – ma si può scavare tenendo sotto controllo questo rischio per i lavoratori e per i cittadini. Le fibre di amianto verranno tenute all’interno del cantiere in modo da non farle uscire nell’ambiente di vita. Le centraline istallate all'uscita dei cantieri dimostrano che non ci sono state fuoriuscite fino ad adesso".