Una petizione online sulla piattaforma Change.org per dire che i lavori del Terzo Valico devono andare avanti per connettere Genova e la Liguria al Nord Europa. A lanciarla i promotori del comitato Sì Terzo Valico - Giorgia Mannu, Claudia Basso, Milena Laviosa e Davide Viziano - che questa mattina nella Sala della Trasparenza della Regione Liguria, hanno illustrato i risultati e consegnato le 6.649 firme raccolte in una sola settimana.
A dire sì al terzo valico sono stati, oltre agli imprenditori, personalità del mondo universitario, della società civile e tanti cittadini genovesi:« E’ un bel segnale – ha commentato soddisfatto il sindaco Marco Bucci -, significa che i cittadini sono interessati allo sviluppo della città, a condividere la nostra visione di città: far ritornare Genova grande, la prima città del Mediterraneo. E le infrastrutture sono fondamentali per arrivare a livelli di produttività, efficienza e sviluppo economico che ci auspichiamo».
Secondo Davide Viziano rinunciare a terminare l’opera costerebbe circa 2,5 miliardi di euro, che comprendono i lavori fatti, le penali da pagare alle imprese e la cassa integrazione per i lavoratori.
E insieme alle firme sono arrivati anche messaggi secchi “basta parlare, andiamo avanti”, che è stato anche sottolineato dal sindaco e dal presidente della Regione, Giovanni Toti: «Il Terzo Valico è un’opera fondamentale non solo per Genova e la Liguria, ma per il Paese. Un corridoio ferroviario che permetta il collegamento del porto di Genova, che ha una crescita a doppia cifra per quanto riguarda i traffici, sia con la pianura padana, nostro principale mercato, sia con la ferrovia alpina già fatta dagli svizzeri credo sia un’opera strategica che nessuno può mettere in discussione. Inoltre è stata già completamente finanziata dal governo e interromperla vorrebbe dire uno spreco di soldi e buttare via una chance di sviluppo fondamentale per tutto il Paese».
Il lavoro delle istituzioni è, quindi, perfettamente allineato ai bisogni che le diverse categorie della società civile ligure e genovese hanno espresso. E al centro dell’azione politica non c’è solo il Terzo Valico ma, come hanno ricordato sia il sindaco sia il governatore, anche i futuri lavori della gronda autostradale e l’anello ferroviario: «Queste opere non servono solo a movimentare le merci – ha ricordato Marco Bucci – ma anche le persone: raggiungere Milano in 45 minuti rappresenta un traguardo sempre più vicino e un’occasione di sviluppo importante per Genova. Sono sicuro che alla fine tutti quanti d’accordo nell’andare avanti».
A dire sì al terzo valico sono stati, oltre agli imprenditori, personalità del mondo universitario, della società civile e tanti cittadini genovesi:« E’ un bel segnale – ha commentato soddisfatto il sindaco Marco Bucci -, significa che i cittadini sono interessati allo sviluppo della città, a condividere la nostra visione di città: far ritornare Genova grande, la prima città del Mediterraneo. E le infrastrutture sono fondamentali per arrivare a livelli di produttività, efficienza e sviluppo economico che ci auspichiamo».
Secondo Davide Viziano rinunciare a terminare l’opera costerebbe circa 2,5 miliardi di euro, che comprendono i lavori fatti, le penali da pagare alle imprese e la cassa integrazione per i lavoratori.
E insieme alle firme sono arrivati anche messaggi secchi “basta parlare, andiamo avanti”, che è stato anche sottolineato dal sindaco e dal presidente della Regione, Giovanni Toti: «Il Terzo Valico è un’opera fondamentale non solo per Genova e la Liguria, ma per il Paese. Un corridoio ferroviario che permetta il collegamento del porto di Genova, che ha una crescita a doppia cifra per quanto riguarda i traffici, sia con la pianura padana, nostro principale mercato, sia con la ferrovia alpina già fatta dagli svizzeri credo sia un’opera strategica che nessuno può mettere in discussione. Inoltre è stata già completamente finanziata dal governo e interromperla vorrebbe dire uno spreco di soldi e buttare via una chance di sviluppo fondamentale per tutto il Paese».
Il lavoro delle istituzioni è, quindi, perfettamente allineato ai bisogni che le diverse categorie della società civile ligure e genovese hanno espresso. E al centro dell’azione politica non c’è solo il Terzo Valico ma, come hanno ricordato sia il sindaco sia il governatore, anche i futuri lavori della gronda autostradale e l’anello ferroviario: «Queste opere non servono solo a movimentare le merci – ha ricordato Marco Bucci – ma anche le persone: raggiungere Milano in 45 minuti rappresenta un traguardo sempre più vicino e un’occasione di sviluppo importante per Genova. Sono sicuro che alla fine tutti quanti d’accordo nell’andare avanti».