Rilanciare il settore degli appalti pubblici all'insegna della trasparenza, il rispetto dei diritti dei lavoratori e dei principi della corretta concorrenza.
Questi i principali obiettivi del protocollo d'intesa sottoscritto dal sindaco di Genova Marco Doria, dalle Confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, da Confindustria Associazione Industriali della Provincia di Genova, da ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, da CNA – Confederazione dell’Artigianato e Piccole Medie Imprese, da Confartigianato – Associazione Artigiani della Provincia di Genova, da ASCOM Associazione del Commercio, da Confesercenti - Associazione di categoria imprenditoriale e dall’Alleanza delle Cooperative Italiane.
L'accordo sottoscritto intende anche superare, in base ai principi del D.lgs. n. 50/2016, l'eccessiva complessità e la poca chiarezza della disciplina precedente, che aveva tenuto in scarsa considerazione la tutela dei lavoratori e delle imprese locali.
"Questa intesa - ha detto il sindaco Marco Doria - tiene insieme i diritti dei lavoratori e quelli delle imprese. Rappresenta anche, in un'ottica di trasparenza, un ostacolo contro la corruzione e le infiltrazioni mafiose, due delle grandi questioni del nostro Paese. Oggi ci siamo dotati di uno strumento in linea con il nuovo codice degli appalti che ha introdotto specifiche disposizioni rendendo più semplici le procedure delle gare pubbliche. Ci sono dei soggetti che giocano sulla pelle dei lavoratori e delle imprese che si spingono oltre la normale concorrenza. Il mondo in cui viviamo non è perfetto, ma noi siamo impegnati nella difesa della legalità e dei diritti".
"Per la prima volta - hanno dichiarato i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil - i diritti dei lavoratori entrano a pieno titolo in un protocollo che fissa le regole degli appalti. Non dovremo più assistere a gare improntate al massimo ribasso sui costi, che non tengono conto della qualità dei servizi e dei diritti dei lavoratori. In poche parole, delle norme di sicurezza e dei contratti collettivi di lavoro”.
Sfogliando le pagine del protocollo si incontrano i principi di una corretta gestione degli appalti, da come stabilire tempistiche coerenti alla complessità del lavoro, fornitura o servizio richiesti, a come impedire l'ingresso delle società colluse con la mafia; da come garantire il pagamento dei contributi previdenziali ai lavoratori, alla salvaguardia della salute pubblica, da come favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese, soprattutto quelle impegnate nella "socialità", a come salvaguardare la corretta gestione delle procedure di gara.
Molto sentito il tema della "clausola sociale" che scatta per i lavoratori in caso di cambio di appalto. Il protocollo stabilisce la salvaguardia degli aspetti sociali nella compilazione dei bandi di gara, in modo che chi subentra in un appalto debba per prima cosa riassorbire i lavoratoi con lo stesso salario e a parità di qualifica.
“I temi fondamentali messi in luce da questo protocollo – ha detto l’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza – sono la salvaguardia del territorio, la difesa dei diritti dei lavoratori e la tutela delle piccole e medie imprese. Obiettivi che questa intesa intende raggiungere attraverso la sostituzione della clausola del massimo ribasso, che ha rappresentato la rovina per molte città, con un rapporto più equo tra qualità e prezzo”.
Questi i principali obiettivi del protocollo d'intesa sottoscritto dal sindaco di Genova Marco Doria, dalle Confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, da Confindustria Associazione Industriali della Provincia di Genova, da ANCE – Associazione Nazionale Costruttori Edili, da CNA – Confederazione dell’Artigianato e Piccole Medie Imprese, da Confartigianato – Associazione Artigiani della Provincia di Genova, da ASCOM Associazione del Commercio, da Confesercenti - Associazione di categoria imprenditoriale e dall’Alleanza delle Cooperative Italiane.
L'accordo sottoscritto intende anche superare, in base ai principi del D.lgs. n. 50/2016, l'eccessiva complessità e la poca chiarezza della disciplina precedente, che aveva tenuto in scarsa considerazione la tutela dei lavoratori e delle imprese locali.
"Questa intesa - ha detto il sindaco Marco Doria - tiene insieme i diritti dei lavoratori e quelli delle imprese. Rappresenta anche, in un'ottica di trasparenza, un ostacolo contro la corruzione e le infiltrazioni mafiose, due delle grandi questioni del nostro Paese. Oggi ci siamo dotati di uno strumento in linea con il nuovo codice degli appalti che ha introdotto specifiche disposizioni rendendo più semplici le procedure delle gare pubbliche. Ci sono dei soggetti che giocano sulla pelle dei lavoratori e delle imprese che si spingono oltre la normale concorrenza. Il mondo in cui viviamo non è perfetto, ma noi siamo impegnati nella difesa della legalità e dei diritti".
"Per la prima volta - hanno dichiarato i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil - i diritti dei lavoratori entrano a pieno titolo in un protocollo che fissa le regole degli appalti. Non dovremo più assistere a gare improntate al massimo ribasso sui costi, che non tengono conto della qualità dei servizi e dei diritti dei lavoratori. In poche parole, delle norme di sicurezza e dei contratti collettivi di lavoro”.
Sfogliando le pagine del protocollo si incontrano i principi di una corretta gestione degli appalti, da come stabilire tempistiche coerenti alla complessità del lavoro, fornitura o servizio richiesti, a come impedire l'ingresso delle società colluse con la mafia; da come garantire il pagamento dei contributi previdenziali ai lavoratori, alla salvaguardia della salute pubblica, da come favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese, soprattutto quelle impegnate nella "socialità", a come salvaguardare la corretta gestione delle procedure di gara.
Molto sentito il tema della "clausola sociale" che scatta per i lavoratori in caso di cambio di appalto. Il protocollo stabilisce la salvaguardia degli aspetti sociali nella compilazione dei bandi di gara, in modo che chi subentra in un appalto debba per prima cosa riassorbire i lavoratoi con lo stesso salario e a parità di qualifica.
“I temi fondamentali messi in luce da questo protocollo – ha detto l’assessore allo sviluppo economico Emanuele Piazza – sono la salvaguardia del territorio, la difesa dei diritti dei lavoratori e la tutela delle piccole e medie imprese. Obiettivi che questa intesa intende raggiungere attraverso la sostituzione della clausola del massimo ribasso, che ha rappresentato la rovina per molte città, con un rapporto più equo tra qualità e prezzo”.