Una scultura con numerosi simboli. Poco conosciuto dai genovesi. E' il Monumento al Lavoro e alla Città di Genova dedicato ai 30.000 lavoratori che vivono di porto.
Un'opera scolpita nel 1981 da Gino Guerra, artista e sindacalista Filt Cgil, ora scomparso, donata dall'autore ai lavoratori del ramo industriale delle riparazioni navali e fino a pochi giorni fa ospitata in un magazzino della Casa del 25 Aprile.
Giovedì 30 aprile la scultura ha trovato una stabile collocazione alla Stazione Marittima, all'inizio del viadotto Cesare Imperiale.
All'inaugurazione erano presenti il Sindaco di Genova e il Presidente dell'Autorità Portuale.
Il monumento diventa, così, patrimonio di tutti e, nella attuale collocazione, rappresenta il raccordo tra Porto e Città.
Alla scultura è collegata la poesia di Edoardo Sanguineti, Ballata del Lavoro, declamata per l'occasione dall'attore Nicola Pannelli.
Il Monumento rappresenta una spirale che si innalza verso il cielo, con altorilievi di uomini piegati dal peso delle merci, legati a una bitta che li trattiene e che Edoardo Sanguineti ha reso in versi così: "con le due mani nati a lavoratore/nati con due piedi a camminare/ con camminare si va per salire/per una scala che va a proseguire".
"La compagnia del ramo portuale - ha detto il Sindaco - è stata protagonista di forme civili di avviamento al lavoro e di lotte per rivendicare i diritti dei lavoratori. Oggi la lotta è conservare quella memoria e fare in modo che l'attività delle riparazioni navali non scompaia e possa avere una prospettiva. Questa scultura è importante perché ci ricorda che la dignità del lavoro è sempre presente in noi".
Presenti alla cerimonia la moglie di Edoardo Sanguineti, Luciana Carabello, e Enrico testa.
L’opera è stata restaurata dallo scultore argentino Axel Nielsen.
Un'opera scolpita nel 1981 da Gino Guerra, artista e sindacalista Filt Cgil, ora scomparso, donata dall'autore ai lavoratori del ramo industriale delle riparazioni navali e fino a pochi giorni fa ospitata in un magazzino della Casa del 25 Aprile.
Giovedì 30 aprile la scultura ha trovato una stabile collocazione alla Stazione Marittima, all'inizio del viadotto Cesare Imperiale.
All'inaugurazione erano presenti il Sindaco di Genova e il Presidente dell'Autorità Portuale.
Il monumento diventa, così, patrimonio di tutti e, nella attuale collocazione, rappresenta il raccordo tra Porto e Città.
Alla scultura è collegata la poesia di Edoardo Sanguineti, Ballata del Lavoro, declamata per l'occasione dall'attore Nicola Pannelli.
Il Monumento rappresenta una spirale che si innalza verso il cielo, con altorilievi di uomini piegati dal peso delle merci, legati a una bitta che li trattiene e che Edoardo Sanguineti ha reso in versi così: "con le due mani nati a lavoratore/nati con due piedi a camminare/ con camminare si va per salire/per una scala che va a proseguire".
"La compagnia del ramo portuale - ha detto il Sindaco - è stata protagonista di forme civili di avviamento al lavoro e di lotte per rivendicare i diritti dei lavoratori. Oggi la lotta è conservare quella memoria e fare in modo che l'attività delle riparazioni navali non scompaia e possa avere una prospettiva. Questa scultura è importante perché ci ricorda che la dignità del lavoro è sempre presente in noi".
Presenti alla cerimonia la moglie di Edoardo Sanguineti, Luciana Carabello, e Enrico testa.
L’opera è stata restaurata dallo scultore argentino Axel Nielsen.