URSUS. LA SECONDA VITA DEGLI ORSI DELLA LUNA. Una mostra al museo di storia naturale “G. Doria” dedicata a questi animali un tempo torturati per l'estrazione della bile
Venerdì 11 dicembre alle ore 17, al museo di storia naturale “G. Doria”, l’assessore alla cultura Carla Sibilla, Giuliano Doria direttore del museo e Irene de Vitti direttore di Animals Asia in Italia inaugureranno la mostra di pittura e fotografia URSUS – La seconda vita degli orsi della luna. L’esposizione, aperta al pubblico da sabato 12 a domenica 10 gennaio 2016, si compone di 16 pitture a olio dell'artista genovese Elena Sanna e di 30 fotografie degli orsi salvati da Animals Asia e sarà visitabile con il normale biglietto d’ingresso del Museo. Le opere sono in vendita e parte del ricavato sosterrà il lavoro di Animals Asia in Cina e in Vietnam.L'evento, nato con l'intenzione di documentare il recupero di esemplari di Ursus thibetanus, specie comunemente nota come orso della luna e inserita dall’Iucn-International Union for Conservation of Nature fra quelle vulnerabili, è stato ideato dall'organizzazione internazionale Animals Asia in collaborazione con il museo “G. Doria”. Tra Cina e Vietnam più di 10 mila orsi della luna, ma anche orsi bruni (Ursus arctos) e orsi del sole (Helarctos malayanus), sono imprigionati e torturati a vita per l’estrazione della bile, sostanza impiegata dalla medicina tradizionale cinese. Rinchiusi in gabbie grandi quanto il loro corpo, gli animali vengono munti con tecniche invasive e dolorose che generano gravi infezioni croniche e svariate patologie che in ultimo li condurranno alla morte.
Animals Asia lavora da anni per la chiusura delle fattorie della bile, riscattando gli orsi, curandoli e ospitandoli per il resto della loro vita nelle sue riserve naturali in Cina e in Vietnam diventate modello internazionale di eccellenza. Lo scopo dell'iniziativa è quello di mostrare che il cambiamento è possibile, aiutando gli esemplari di questa specie, oggetto per anni e talvolta fino alla morte di abusi e barbarie inaudite, a ritrovare una nuova vita. Animals Asia ha già liberato più di 550 esemplari vittime dell'industria della bile.
“Un anno fa il museo di storia naturale di Genova ha ospitato una mostra sul bracconaggio dei rinoceronti, adesso è allestita una mostra sugli orsi della luna: due temi fortemente connessi tra loro. Il museo infatti, oltre ad essere un centro di ricerca e di conservazione di importanti collezioni scientifiche, svolge significative attività per la promozione e la divulgazione della cultura naturalistica; viene rivolta particolare attenzione alla tutela, senza limiti spaziali, degli animali per cui la proposta di Animals Asia per l’allestimento della mostra URSUS presso il Museo è stata subito approvata dalla nostra Amministrazione, attenta e sensibile alla conservazione del patrimonio naturalistico mondiale”, dichiara Carla Sibilla, assessore alla cultura e turismo del Comune di Genova.
“Gli orsi sono diffusi nelle Americhe, in Europa e Asia con otto specie: di queste, una è considerata in pericolo e cinque vulnerabili. Il dato è drammatico e le cause principali, dovute ad azioni dell’uomo, sono la distruzione degli habitat e la caccia e, in particolare per l’Ursus thibetanus, l’esistenza delle “fabbriche della bile”. E’ quanto mai necessario promuovere la conoscenza di queste situazioni per evitare la perdita di biodiversità del nostro pianeta”, commenta Giuliano Doria, direttore del museo di storia naturaleGiuliano Doria.
“Per Animals Asia è un momento molto importante. In Vietnam, dove abbiamo appena liberato 33 orsi, abbiamo siglato un accordo con l’associazione di Medicina Tradizionale per mettere fine all’industria della bile entro il 2020; mentre in Cina la più grande azienda farmaceutica del paese ha avviato la produzione di un preparato alternativo alla bile di orso che potrebbe rivoluzionare il mercato. Con URSUS vogliamo celebrare questi successi raccontando il viaggio verso la libertà di questi maestosi esemplari e la loro seconda vita nelle nostre riserve naturali dopo anni di prigionia negli allevamenti. La consapevolezza è il primo importante passo per creare cambiamento, alimentare il dibattito e stimolare la cultura dell’empatia e del rispetto: siamo onorati di poterlo fare in una cornice così prestigiosa come quella del museo “G. Doria”. Adesso contiamo sull’impegno e il supporto dei genovesi”, spiega Irene de Vitti, responsabile per l'Italia di Animals Asia.
Per ulteriori informazioni sulla mostra, foto e video, sul lavoro di Animals Asia:
https://www.dropbox.com/sh/q3e83ys0s69zxpk/AAAvdm6QvPZqMs6JlyM3tm4Wa?dl=0
Antonello Palla, Animals Asia
Tel. 333.1063893 - e-mail: apalla@animalsasia.it - website: www.animalsasia.it.
Loredana Ciappino, Museo di Storia Naturale
Tel. 010.564567 - e-mail: didatticamuseodoria@comune.genova.it,
website: www.museidigenova.it.
data:
09/12/2015
Ultimo aggiornamento: 09/12/2015