Valorizzazione del Cannone di Paganini: spazio agli sponsor

"Per la valorizzazione del Cannone troveremo sponsor per oltre un milione di euro". L’assessore al Marketing territoriale, Cultura e Politiche giovanili, Elisa Serafini, valuta positivamente il dibattito creato intorno al violino di Paganini dalla proposta del presidente di Palazzo Ducale Luca Bizzarri

Testo Alternativo
Il violino di Paganini è un oggetto storico importantissimo e abbiamo la fortuna di poterlo conservare a Genova, per volere del suo stesso proprietario, che lasciò in eredità alla sua città lo strumento più prezioso che aveva – sottolinea l’assessore Elisa Serafini – La sua valorizzazione può passare sia da un cambio di location, ma anche e soprattutto da una sponsorizzazione da parte di un ente privato attraverso un’erogazione annuale. Secondo le nostre stime possiamo raccogliere oltre un milione di euro in 5 anni, da destinare al sostegno di borse di studio per i giovani musicisti e alle politiche culturali della nostra città”.

Un progetto che, se realizzato, consentirebbe allo sponsor di poter pubblicizzare il proprio nome sulla teca, nelle iniziative legate al violino, e inserire immagini dello strumento in spot e materiale pubblicitario.

“Le aziende – continua Serafini – pagano centinaia di migliaia di euro perché i propri brand siano associati a qualcuno o, in questo caso, a qualcosa che sia conosciuto in tutto il mondo. In questo senso il violino è meglio di un grande attore o di una top model, perché la sua fama non può essere soggetta ad alcun mutamento nel tempo”.

L’assessorato sta elaborando una proposta da sottoporre ad alcune realtà internazionali. Per le sue caratteristiche, il violino di Paganini è associabile ai concetti del Made in Italy, della qualità, dell'unicità, della precisione. Per questo motivo potrebbe risultare particolarmente interessante per aziende nel campo della moda, dei gioielli, della tecnologia, dell’automotive o dei servizi finanziari.

“Una proposta – conclude Serafini – che si inserisce in un contesto più ampio di visione delle politiche culturali come strumento di promozione della città e di reperimento di fondi privati, già avviato all’inizio del mandato”.
4 ottobre 2017
Ultimo aggiornamento: 04/10/2017
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