“Voyages”, semplicemente viaggi. Questo il titolo dell’insolita mostra di Sergio Fedriani che si inaugura venerdì 11 luglio alle 17.30 alla Raccolte Frugone e che racconta, in 50 acquerelli, i suoi viaggi alla scoperta dei luoghi dove hanno lavorato gli artisti di fine Ottocento.
La vita artistica di Sergio Fedriani (Genova ,1949-2006) inizia con disegni a china, derivata della sua formazione di architetto, dove rappresenta figure femminili un pò languide, usando un tratteggio semplice e variamente incrociato.
Fedriani sperimenta altre tecniche, dall’incisione calcografica all’acquaforte alla linoleografia alla ceramolle, accostandosi allo studio dei grandi incisori del passato: da Dürer, Carracci, Rembrandt , Piranesi, Whistler ,Corot, Klinger fino a Morandi.
Ma, nel 1980, con l’esposizione alla Galleria Ferro di Genova della mostra intitolata En plein air l’artista si accosta al paesaggismo italiano, in specie toscano, dell’Ottocento.
Alla sua formazione contribuì anche l’amicizia con Lele Luzzati, che lo incoraggiò a continuare nell’illustrazione editoriale e lo fece accostare alla scenografia. Per il Teatro dell’Archivolto disegnò le scenografie degli spettacoli La Grammatica della fantasia da Gianni Rodari (1993) e Bonaventura e i cavoli a merenda da Sergio Tofano (1994).
Ma ciò che caratterizzò la carriera dell'artista, almeno agli occhi del grande pubblico, fu la tecnica liquida e sospesa dell'acquerello assai vicino all'artista belga Michel Folon, usata per rappresentare il suo amore per i colori della natura e per l'armonico comporsi degli elementi di ogni paesaggio.
Vorace consumatore di immagini, da quelle del passato, dei suoi studi classici, a quelle più attuali, amante dei colori della natura, del loro armonico comporsi negli elementi di ogni paesaggio e appassionato della grande arte del passato era sospinto verso l'impressione di viaggio. Durante il giorno prendeva appunti veloci sul suo inseparabile taccuino, nei momenti di sosta realizzava le cartoline da mandare agli amici, divenute deliziosi oggetti di collezione. Rientrato, rielaborava con calma e in formato più grande l'idea fissata in quel primo momento.
In questa mostra, è rivelato al pubblico il lato meno conosciuto dell’artista: suggestioni di paesi e città lontani nel tempo e nello spazio, attraverso speciali sguardi d’arte. Nelle sale delle Raccolte Frugone, la piena felicità - cromatica, compositiva, tecnica - degli acquerelli di Fedriani è messa a colloquio con opere di artisti a lui particolarmente cari: l'amatissimo Segantini, gli artisti Macchiaioli e Boldini.
L'associazione culturale Fedriani ha riaperto questa ideale valigia di Sergio, per offrirne godimento condiviso a tanti nuovi visitatori, nuovi compagni di viaggio, che potranno anche apprezzare finezze, virtuosismi e qualità altissima della ricerca di opere di artisti italiani e stranieri conservati nelle Raccolte Frugone.
La mostra è curata da Ferruccio Giromini e Maria Flora Giubilei che, insieme a Enrico Pedemonte, spesso compagno di viaggio del divertente “generatore di armonia” Fedriani, sono gli autori di alcuni saggi presenti nel catalogo.
Orario: da martedì a venerdì 9-19 - sabato e domenica 10 - 19
Ingresso mostra: intero € 5,00 - ridotto € 3,00
Info e prenotazioni visite guidate
tel. 010 322396 - 55747/39-18
raccoltefrugone@comune.genova.it
www.museidigenova.it
La vita artistica di Sergio Fedriani (Genova ,1949-2006) inizia con disegni a china, derivata della sua formazione di architetto, dove rappresenta figure femminili un pò languide, usando un tratteggio semplice e variamente incrociato.
Fedriani sperimenta altre tecniche, dall’incisione calcografica all’acquaforte alla linoleografia alla ceramolle, accostandosi allo studio dei grandi incisori del passato: da Dürer, Carracci, Rembrandt , Piranesi, Whistler ,Corot, Klinger fino a Morandi.
Ma, nel 1980, con l’esposizione alla Galleria Ferro di Genova della mostra intitolata En plein air l’artista si accosta al paesaggismo italiano, in specie toscano, dell’Ottocento.
Alla sua formazione contribuì anche l’amicizia con Lele Luzzati, che lo incoraggiò a continuare nell’illustrazione editoriale e lo fece accostare alla scenografia. Per il Teatro dell’Archivolto disegnò le scenografie degli spettacoli La Grammatica della fantasia da Gianni Rodari (1993) e Bonaventura e i cavoli a merenda da Sergio Tofano (1994).
Ma ciò che caratterizzò la carriera dell'artista, almeno agli occhi del grande pubblico, fu la tecnica liquida e sospesa dell'acquerello assai vicino all'artista belga Michel Folon, usata per rappresentare il suo amore per i colori della natura e per l'armonico comporsi degli elementi di ogni paesaggio.
Vorace consumatore di immagini, da quelle del passato, dei suoi studi classici, a quelle più attuali, amante dei colori della natura, del loro armonico comporsi negli elementi di ogni paesaggio e appassionato della grande arte del passato era sospinto verso l'impressione di viaggio. Durante il giorno prendeva appunti veloci sul suo inseparabile taccuino, nei momenti di sosta realizzava le cartoline da mandare agli amici, divenute deliziosi oggetti di collezione. Rientrato, rielaborava con calma e in formato più grande l'idea fissata in quel primo momento.
In questa mostra, è rivelato al pubblico il lato meno conosciuto dell’artista: suggestioni di paesi e città lontani nel tempo e nello spazio, attraverso speciali sguardi d’arte. Nelle sale delle Raccolte Frugone, la piena felicità - cromatica, compositiva, tecnica - degli acquerelli di Fedriani è messa a colloquio con opere di artisti a lui particolarmente cari: l'amatissimo Segantini, gli artisti Macchiaioli e Boldini.
L'associazione culturale Fedriani ha riaperto questa ideale valigia di Sergio, per offrirne godimento condiviso a tanti nuovi visitatori, nuovi compagni di viaggio, che potranno anche apprezzare finezze, virtuosismi e qualità altissima della ricerca di opere di artisti italiani e stranieri conservati nelle Raccolte Frugone.
La mostra è curata da Ferruccio Giromini e Maria Flora Giubilei che, insieme a Enrico Pedemonte, spesso compagno di viaggio del divertente “generatore di armonia” Fedriani, sono gli autori di alcuni saggi presenti nel catalogo.
Orario: da martedì a venerdì 9-19 - sabato e domenica 10 - 19
Ingresso mostra: intero € 5,00 - ridotto € 3,00
Info e prenotazioni visite guidate
tel. 010 322396 - 55747/39-18
raccoltefrugone@comune.genova.it
www.museidigenova.it