Cerimonia silenziosa questa mattina in via Monticelli e in via Canevari per ricordare i morti delle recenti alluvioni del 2011 e del 2014. Anche quest'anno l'iniziativa è del comitato di cittadini che ha promosso la targa commemorativa posta dal Comune di Genova nei giardini all'incrocio tra corso De Stefanis e corso Sardegna. Ricordate Shpresa Dejala, Gianissa Dejala, Gioia Dejala, Angela Chiaramonte, Serena Costa e Evelina Pietranera, le vittime dell’evento alluvionale del 4 novembre 2011.
Alla cerimonia erano presenti i famigliari delle vittime, che prima della cerimonia hanno preso parte alla celebrazione della Santa Messa nella chiesa di Santa Margherita in via Bertuccioni, l’assessore comunale Giovanni Crivello, in rappresentanza del sindaco Marco Doria, il presidente del Municipio Bassa Valbisagno, Massimo Ferrante e il console onorario di Albania Giuseppe Durazzo, visto che tre delle vittime erano albanesi.
Dopo la posa della corona di alloro del Comune di Genova e del Municipio Bassa Valbisagno autorità e cittadini presenti si sono raccolti in un minuto di silenzio.
Ma quest'anno, al di là del dolore e della commozione per le vittime, a margine della cerimonia si è discusso delle opere che il Comune di Genova e lo Stato stanno realizzando per mettere in sicurezza il Fereggiano e il Bisagno.
"Finalmente - ha detto il presidente del Municipio Bassa Valbisagno - esiste la prospettiva concreta di mettere in sicurezza questa parte della città che a settembre ha rischiato di finire un’atra volta sott’acqua. Pericolo scongiurato grazie all’intervento di Aster che ha rimosso prontamente i detriti che si erano accumulati nei mesi precedenti".
Grandi opere, una buona manutenzione degli alvei e un comportamento prudente in occasione di forti piogge.
"Ovviamente - ha detto l'assessore alla Protezione Civile Gianni Crivello - tutti gli interventi in fase di realizzazione o progettazione contribuiranno a mitigare il rischio. Nel frattempo va rafforzata tra i cittadini la cultura dell'autotutela. Il buon senso - continua l'assessore - non sta scritto da nessuna parte ma è il cardine della riforma della Protezione Civile, consapevolezza di ciò che si deve o non si deve fare nel corso dell'evento alluvionale".
Serve una grande alleanza tra cittadini, istituzioni, categorie, università e scuole, che devono rappresentare il cuore pulsante di questo patto per l'autotutela.
"In questi giorni - conclude Crivello - è stato sottoscritto con Il Governo un accordo che porta a Genova 275 milioni per il riassetto idrogeologico, un finanziamento senza precedenti. Ma la scelta della messa in sicurezza del territorio questa Amministrazione l'ha fatta a pochi mesi dal suo inserimento. Quando ha deciso di realizzare lo scolmatore del Fereggiano per una spesa complessiva di 45 milioni, 25 della Giunta Doria e i rimanenti 20 del Governo".
Dopo la commemorazione dinnazi alla stele che ricorda la tragedia del Fereggiano i rappresentanti della Civica Amministrazione hanno deposto una corona in via Canevari a nome della città in ricordo di Antonio Campanella, vittima dell’alluvione del 2014.
Alla cerimonia erano presenti i famigliari delle vittime, che prima della cerimonia hanno preso parte alla celebrazione della Santa Messa nella chiesa di Santa Margherita in via Bertuccioni, l’assessore comunale Giovanni Crivello, in rappresentanza del sindaco Marco Doria, il presidente del Municipio Bassa Valbisagno, Massimo Ferrante e il console onorario di Albania Giuseppe Durazzo, visto che tre delle vittime erano albanesi.
Dopo la posa della corona di alloro del Comune di Genova e del Municipio Bassa Valbisagno autorità e cittadini presenti si sono raccolti in un minuto di silenzio.
Ma quest'anno, al di là del dolore e della commozione per le vittime, a margine della cerimonia si è discusso delle opere che il Comune di Genova e lo Stato stanno realizzando per mettere in sicurezza il Fereggiano e il Bisagno.
"Finalmente - ha detto il presidente del Municipio Bassa Valbisagno - esiste la prospettiva concreta di mettere in sicurezza questa parte della città che a settembre ha rischiato di finire un’atra volta sott’acqua. Pericolo scongiurato grazie all’intervento di Aster che ha rimosso prontamente i detriti che si erano accumulati nei mesi precedenti".
Grandi opere, una buona manutenzione degli alvei e un comportamento prudente in occasione di forti piogge.
"Ovviamente - ha detto l'assessore alla Protezione Civile Gianni Crivello - tutti gli interventi in fase di realizzazione o progettazione contribuiranno a mitigare il rischio. Nel frattempo va rafforzata tra i cittadini la cultura dell'autotutela. Il buon senso - continua l'assessore - non sta scritto da nessuna parte ma è il cardine della riforma della Protezione Civile, consapevolezza di ciò che si deve o non si deve fare nel corso dell'evento alluvionale".
Serve una grande alleanza tra cittadini, istituzioni, categorie, università e scuole, che devono rappresentare il cuore pulsante di questo patto per l'autotutela.
"In questi giorni - conclude Crivello - è stato sottoscritto con Il Governo un accordo che porta a Genova 275 milioni per il riassetto idrogeologico, un finanziamento senza precedenti. Ma la scelta della messa in sicurezza del territorio questa Amministrazione l'ha fatta a pochi mesi dal suo inserimento. Quando ha deciso di realizzare lo scolmatore del Fereggiano per una spesa complessiva di 45 milioni, 25 della Giunta Doria e i rimanenti 20 del Governo".
Dopo la commemorazione dinnazi alla stele che ricorda la tragedia del Fereggiano i rappresentanti della Civica Amministrazione hanno deposto una corona in via Canevari a nome della città in ricordo di Antonio Campanella, vittima dell’alluvione del 2014.