XXVI Congresso eucaristico nazionale a Genova

Nell’ambito di tutte le manifestazioni previste, il Teatro Carlo Felice e il conservatorio Nicolò Paganini hanno organizzato, in onore dei partecipanti al congresso provenienti da tutte le diocesi italiane, un Concerto sinfonico corale dell'Orchestra e del Coro del Teatro genovese diretto da Giovanni Porcile

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La seconda giornata del XXVI Congresso eucaristico nazionale a Genova è stata caratterizzata,  oltre che dall’appuntamento serale del Concerto al Carlo Felice,  da momenti di raccoglimento molto significativi, che hanno visto alcune delegazioni recarsi presso 46 luoghi della città, luoghi-simbolo che per la tradizione cattolica rappresentano le opere di misericodia dove dar conforto ai più deboli, come ospedali, case di riposo, carceri ecc.

In questi luoghi, che rappresentano la rete della carità, si sono svolte processioni e recitate preghiere. In particolare la benedizione del Santo Padre è stata portata  a chi ha bisogno di accoglienza (Casa Migrantes Coronata  e l'Auxilium di vico Untoria), a chi di di conforto (Case Circondariali di Marassi e Pontedecimo e Casa Famiglia per detenute) chi di assistenza (ospedali Galliera, San Martino e Gaslini) chi di compagnia e cura come gli anziani soli (Don Orione, Sant’Egidio Albergo Dei Poveri, Cottolengo, Piccole Sorelle dei Poveri, Suore Minime) e per finire gli istituti scolastici  come il Calasanzio, Don Bosco, Ausiliatrice, Immacolatine, S. Giuseppe e Champagnat. 

Prima del concerto, e subito dopo la presentazione dell'evento da parte del Sovraintendente Maurizio Roi, ha preso la parola il sindaco Marco Doria che ha rivolto un caloroso benvenuto ai non genovesi presenti in sala che hanno raggiunto la nostra città per questa importante occasione.

"Un'occasione molto significativa - ha detto il sindaco - che quando mi fu annunciata, ormai molto tempo fa, riscosse subito la mia adesione. Un appuntamento importante perché rappresenta un momento di spiritualità delle comunità di fedeli in cui si esprime la Chiesa cattolica. Soprattutto in un frangente storico come questo, in cui il tema della spiritualità è essenziale per non rischiare di spiegare, con un'unica dimensione, i tanti problemi materiali contemporanei. E' anche un momento di impegno pastorale, testimoniato dalle tante persone che oggi pomeriggio si sono recate in processione nei luoghi della misericordia a Genova. Abbiamo conosciuto una grande comunità di credenti testimoniare adesione e sintonia ai valori profondi della nostra società. Un'occasione in cui è stato ricordato, a chi rappresenta le istituzioni come me, quanto sia fondamentale il rispetto pieno della dignità della persona che comprende tutti gli esseri umani. E i più deboli, quelli a cui bisogna garantire la dignità, sono tanti. I migranti che giungono da noi confidando in una vita migliore, ma anche chi rischia di perdere il lavoro. Questo è il messaggio che ci arriva con grande forza dal Santo Padre e che ha un grandissimo valore".

Il Cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della CEI, ha ricordato che il Congresso Eucaristico è il congresso delle chiese e dei vescovi italiani e che Genova è onorata di accogliere e ospitare la comunità cristiana. I vescovi, che insieme ai loro sacerdoti e ai fedeli sono giunti da tante parti del nostro Paese, testimoniano e rappresentano un grande segno di comunione e di fraternità. Il Cardinale ha poi voluto ringraziare, oltre al Teatro Carlo Felice, tutti coloro che hanno collaborato per la riuscita dell’incontro eucaristico, dalle comunità cristiane a tutte le amministrazioni pubbliche cittadine, che da subito si sono rese disponibili per preparare Genova ad accogliere la Chiesa italiana.

“Questa sera il sentimento che ci circonda in questa splendida sala e il messaggio che mi sento di dare – ha concluso il Cardinale -  è quanto sia bello stare insieme, per i credenti a Cristo Signore, ma anche per chi crede in altri alti valori, e che è molto meglio andare d'accordo che litigare. Il Congresso Eucaristico vuole essere la rappresentazione del nostro stare insieme gioioso, sereno attorno al Signore Gesù ed essere un po' contagiosi per la società intera”.


16 settembre 2016
Ultimo aggiornamento: 18/09/2016
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