Sull'Autorizzazione di impatto ambientale (Aia) "siamo alla stretta finale. Il documento tecnico dovrebbe essere chiuso l'11 ottobre, giovedì. La conferenza dei servizi, a cui partecipano le amministrazioni locali, è l'ultimo passaggio. L'Aia arriverà il 17 ottobre". Lo assicura il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che si dice convinto che "l'Ilva non chiuderà". L'azienda, spiega in un'intervista a Pubblico, "da quando è stato nominato presidente Bruno Ferrante ha sempre collaborato" con il ministero, e con la magistratura "stiamo lavorando per la stessa cosa". L'Aia comporta "l'individuazione di tecnologie impegnative dal punto di vista tecnico, perché richiedono una gestione complessa degli impianti e anche la sostituzione di alcuni impianti, e impegnative anche finanziariamente, perché richiedono investimenti importanti", rileva Clini. Nonostante questo, l'Ilva dovrebbe attenersi alle prescrizioni, che "sono state verificate con l'impresa". Clini smentisce l'esistenza di un contrasto con la magistratura. "Abbiamo riaperto l'Aia lo scorso 7 marzo, prima delle azioni della Procura della Repubblica, prima del Gip. Questo - sottolinea - testimonia che non c'é conflitto, l'obiettivo è comune". In merito alla tempistica, "per spegnere un altoforno ci vogliono dalle due alle otto settimane, quindi in ogni caso l'Aia non arriverà a impianti spenti, ma prima", osserva il ministro, secondo cui "le priorità indicate dalla Procura per l'avvio dello spegnimento non compromettono la possibilità che l'Aia diventi efficace subito dopo la sua approvazione". Lo spegnimento di alcune parti dell'impianto, aggiunge, "é necessario, ma può essere pericoloso se fatto in tempi sbagliati. E se anche dovesse iniziare, sono fiducioso che poi le due strade possano convergere". (ANSA).
Governo: l'Ilva non chiuderà tra 8 giorni
09/10/2012 - 07:46
Ultimo aggiornamento: 11/10/2012