I ciclisti organizzati genovesi "Annemmu in bici a zena" si sono dati appuntamento in sella alle loro biciclette alle 19 in via Garibaldi per chiedere il limite dei 30 Km orari in tutti i centri abitati. L'iniziativa è nata spontaneamente in rete dopo l'ennesima morte sulle strade, quella della diciassettenne lodigiana travolta da un Suv ad altissima velocità mentre era in gita in bici con il suo gruppo scout domenica scorsa. " Questa è un'iniziativa - ha detto la portavoce degli organizzatori, Maria Teresa Bruzzi - per chiedere basta morti sulle nostre strade e nelle nostre città. I comuni devono prendere provvedimenti per una mobilità più sostenibile come le "zone 30", dove la velocità va ridotta, da introdurre ovunque, tranne le arterie a scorrimento veloce. Le nostre città devono essere luoghi dove vivere e non dove morire".