“Un contratto vuoto a perdere in cambio di un pugno di riso”, questa la definizione di Francesco Grondona, segretario Fiom di Genova contro l’accordo separato siglato da Fim, Uilm e Fismic. La protesta ha dato vita stamattina ad un corteo in via XX Settembre. I lavoratori si sono poi diretti alla sede di Confindustria. “Un accordo per il rinnovo del Contratto che conviene solo alle imprese – spiega la Fiom – Dopo tre mesi di finta trattativa, escludendo dal negoziato il sindacato maggiormente rappresentativo nella categoria, senza coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori e senza mandato degli stessi, la nuova intesa raccoglie solo i contenuti voluti dalla Federmeccanica e rappresenta il primo frutto avvelenato dell’accordo separato sulla produttività non firmato dalla Cgil”.Gli aumenti previsti – 130 euro lordi per il quinto livello, in tre rate, l’ultima nel 2015 – secondo la Fiom non tutelano il potere d’acquisto dei salari, l’erogazione e le quantità dichiarate non sono garantite nel triennio di vigenza contrattuale.