Con il titolo "Gioco d'azzardo: c'é chi riesce a guarire" si è tenuto giovedì 30 maggio un convegno nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi.
L'incontro lo si deve alla "guerra" dichiarata al gioco d'azzardo dal Municipio centro est, che ha raccolto il testimone lasciato da Don Gallo. Il “prete di strada”, apostolo degli ultimi, era riuscito a risvegliare le coscienze dei genovesi e a impedire, con l'aiuto del sindaco Marco Doria, l'ennesima apertura di una casinò a Pegli.
Sull'esempio del fondatore della comunità di San Benedetto, anche il Municipio Centro est ha colto un importante risultato, impedendo l'apertura di una sala da gioco a Piccapietra. Al convegno hanno partecipato Libera, Lighthouse Genova 12, Ga giocatori anonimi e Gamanon familiari anonimi.
"Si vede - ha detto Simone Leoncini, presidente Municipio Centro est - un barlume di luce in fondo al tunnel del gioco d'azzardo. E' doveroso ricordare quello che ha fatto Don Gallo sino a qualche giorno prima di morire, contro il proliferare delle slot machine. Ci vuole una legge nazionale che dia delle regole severe e dei limiti stringenti, ma anche una alleanza tra cittadinanza, associazioni e istituzioni". "Si tende a confinare - ha detto l'assessore Maria Carla Italia - il gioco d'azzardo ad un problema del singolo,che riguarda l'individuo e la sua famiglia. Non è così.
E' necessaria una assunzione di responsabilità collettiva che presuppone una conoscenza profonda del fenomeno, che può essere sconfitto solo parlandone, per far crescere la consapevolezza delle azioni che ognuno può porre in campo contro questa piaga sociale".
Il Municipio Centro est si mobilita contro il gioco d'azzardo
30/05/2013 - 22:09
Ultimo aggiornamento: 31/05/2013