Un "pinguino" a Palazzo Tursi. Il simpatico volatile del Polo Sud, che rappresenta il software libero, sostituirà nel tempo la più blasonata piattaforma Microsoft. Stiamo parlando del sistema Linux, l'open source inventato dal finlandese Linus Torvalds che ha per simbolo, appunto, un pinguino. In sostanza, si tratta di un software libero e gratuito, accessibile a tutti e in continuo aggiornamento.
Sono sostanzialmente due le parti che vengono acquistate in un computer.La prima metallica, ram, disco fisso ecc. (hardware) la seconda morbida (software), che rappresenta la base per elaborare i dati. In questo secondo caso si paga una licenza a chi ha installato il sistema operativo. L'open source, invece, ha il pregio di essere gratis.
Il Comune di Genova in questi anni ha adottato una politica sostanzialmente di equa distanza tra software licenziato e libero. Posta elettronica, anagrafe dei residenti e il sito istituzionale sono già in open source, mentre i programmi di videoscrittura, elaborazioni di immagini e video ancora no.
Il sistema operativo Linux, per il momento, non verrà installato dappertutto. Farà il suo ingresso a Informagiovani e nelle scuole, dove verranno installati i computer ormai obsoleti per gli uffici amministrativi e tecnici, ma rivitalizzati attraverso l'utilizzo di sistemi operativi più "leggeri".
“Con questa delibera - ha detto l'assessore al personale, Isabella Lanzone - abbiamo voluto dare un nuovo modello di approccio al mondo dell’informatica. Il software Libero è gratuito e il codice sorgente è accessibile e modificabile da tutti, per cui è un modo per garantire l’emancipazione dai grandi monopoli e limitare i costi, si tratta di un software versatile sia per le esigenze del Comune che della cittadinanza”.
"Il software libero è un impegno elettorale del sindaco Marco Doria rispettato - ha sottolineato Oddone - in un settore come quello dell'informatica dominato da poche multinazionali, permetterà di migliorare i prodotti senza costi, di dare lavoro a giovani sviluppisti e farà crescere la macchina comunale verso una città smart più intelligente".
Sono sostanzialmente due le parti che vengono acquistate in un computer.La prima metallica, ram, disco fisso ecc. (hardware) la seconda morbida (software), che rappresenta la base per elaborare i dati. In questo secondo caso si paga una licenza a chi ha installato il sistema operativo. L'open source, invece, ha il pregio di essere gratis.
Il Comune di Genova in questi anni ha adottato una politica sostanzialmente di equa distanza tra software licenziato e libero. Posta elettronica, anagrafe dei residenti e il sito istituzionale sono già in open source, mentre i programmi di videoscrittura, elaborazioni di immagini e video ancora no.
Il sistema operativo Linux, per il momento, non verrà installato dappertutto. Farà il suo ingresso a Informagiovani e nelle scuole, dove verranno installati i computer ormai obsoleti per gli uffici amministrativi e tecnici, ma rivitalizzati attraverso l'utilizzo di sistemi operativi più "leggeri".
“Con questa delibera - ha detto l'assessore al personale, Isabella Lanzone - abbiamo voluto dare un nuovo modello di approccio al mondo dell’informatica. Il software Libero è gratuito e il codice sorgente è accessibile e modificabile da tutti, per cui è un modo per garantire l’emancipazione dai grandi monopoli e limitare i costi, si tratta di un software versatile sia per le esigenze del Comune che della cittadinanza”.
"Il software libero è un impegno elettorale del sindaco Marco Doria rispettato - ha sottolineato Oddone - in un settore come quello dell'informatica dominato da poche multinazionali, permetterà di migliorare i prodotti senza costi, di dare lavoro a giovani sviluppisti e farà crescere la macchina comunale verso una città smart più intelligente".