Saluto del Presidente del Consiglio Comunale Giorgio Guerello, sabato 22 sera, in piazza Matteotti per la tappa genovese delle "dieci piazze dei comandamenti" promosse dal movimento cattolico "Rinnovamento nello spirito" in collaborazione con il Pontifico Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e con il sostegno della Cei, una occasione - secondo i promotori - per raccontare i dieci comandamenti, in altrettanti incontri aperti a credenti, non credenti, fedeli e laici.
L'appuntamento genovese è stato dedicato al "non rubare". Nel corso del suo intervento, trasmesso in diretta della rete cattolica tv2000, Guerello si è soffermato innanzitutto sul significato della piazza che ha ospitato il convegno, come luogo simbolo della vita civile e religiosa della città, intitolato al martire dell'antifascismo Giacomo Matteotti, uno spazio dominato dal palazzo Ducale, con ai lati il palazzo della Curia e la chiesa del Gesù. Guerello ha ricordato che solo poche settimane fa la comunità genovese si è riunita proprio in quella piazza per ricordare i morti di Molo Giano, marinai, piloti, uomini di mare. A loro, sabato sera, la piazza gremita ha di nuovo tributato un applauso partecipe e spontaneo.
Guerello ha sottolineato nel suo intervento alcuni aspetti del settimo comandamento riletti alla luce dell’attuale società civile, soffermandosi su dignità, diritti e futuro, senza tralasciare il governo della cosa pubblica e le sorti della politica per un no deciso alla corruzione e un richiamo alla politica come valore civico e morale. Non rubare è poi il comandamento, anche laico, della giustizia sociale. La dignità è requisito indispensabile per garantire la sopravvivenza civile delle nostre comunità – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale – per questo dico che è fondamentale non rubare la dignità alle persone, penso a quanti non riescono ad avere un lavoro, ai giovani che non possono progettare il loro futuro e che non possono neppure immaginare di crearsi una famiglia, penso alla dignità degli immigrati che non vedono riconosciuta la loro identità, il loro essere cittadini”. Ma il “non rubare” più pregnante oggi è il consumo indiscriminato “se sfruttiamo e consumiamo tutte le risorse della terra non ci sarà più alcun futuro” ha sottolineato Guerello chiudendo il suo intervento.
Al centro dell'incontro il discorso del cardinale Angelo Bagnasco. Alla fine della serata migliaia di piccole candele rosse hanno illuminato la piazza.
Guerello porta il saluto della città all'incontro cattolico sul "non rubare"
24/06/2013 - 09:04
Ultimo aggiornamento: 24/06/2013