Avete presente l’inverno del Nord Europa? Bene, ora immaginate un pittore che dipinge en plein air… a meno quindici sotto zero. Edvard Munch, l’autore del celebre Urlo, aveva questa singolare abitudine.
Approda a temperature decisamente più miti Edvard Munch, la mostra in programma in autunno a Genova, presentata giovedì 27 giugno a Palazzo Reale di Milano. Erano presenti Luca Borzani, presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Carla Sibilla, assessore alla cultura e al turismo del Comune di Genova, e Marc Restellini, il curatore della retrospettiva, che ha ricordato quanto il celebre pittore norvegese amasse i rigori e la durezza – nella vita come nella pittura – per consentire ai suoi quadri di essere “pronti a entrare nel mondo”.
Una durezza che verrà documentata in un centinaio di opere straordinarie – “le più sentite, amate e sofferte”, come ha detto Restellini – che testimoniano il lavoro di un assoluto innovatore del panorama artistico europeo, capace di staccarsi dalle convenzioni e “inventarsi, in una logica quasi anarchica, una forma di espressione artistica in rivolta contro tutto ciò che sin dalla sua infanzia gli era stato presentato come regola sociale”.
Per questo motivo lʼesposizione di Palazzo Ducale – dal 4 ottobre 2013 al 2 marzo 2014 – è allo stesso tempo rappresentativa del percorso artistico ed esistenziale di Munch, ma anche testimonianza del passaggio da un naturalismo di stampo impressionistico a una pittura nuova e audace che contribuisce in maniera determinante a sconvolgere tutta lʼarte del XX secolo.
“Una mostra complessa da organizzare – ha detto ancora Restellini, che nel 2010 dedicò al maestro norvegese una straordinaria esposizione parigina visitata da oltre 600.000 persone –: ho cercato i collezionisti uno ad uno. Sono una sorta di comunità che vive quasi in devozione del maestro e il problema è stato convincerli a mettere a disposizione le opere in loro possesso. Sono convinto – ha concluso – che la celebrità dell’Urlo, l’opera per la quale Munch è conosciuto in tutto il mondo, sia uno schermo che nasconde e inquina l’eccezionale lavoro svolto da questo artista, il primo ad aver applicato la cinetica alla pittura”.
La mostra è promossa dal Comune di Genova e da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, ed è prodotta da Arthemisia Group e 24ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
Luca Borzani, presidente di Fondazione per la Cultura, dopo aver sottolineato che Edvard Munch è l’unica mostra prevista in Italia per il 150esimo anniversario della nascita del genio norvegese, ha ricordato come la collaborazione con Arthemisia abbia già dato buoni frutti in occasione dell’esposizione Mirò! Poesia e luce, a Palazzo Ducale fino alla primavera del 2013. “Un’dea, quella della relazione pubblico-privato – ha detto – che si sta sempre di più sedimentando”.
L’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Genova, Carla Sibilla, ha inserito la mostra all’interno di un’offerta culturale complessiva che in autunno sarà particolarmente ricca in città. “Chi verrà a Genova per Edvard Munch – ha detto – troverà una Genova viva e accogliente, da un Salone Nautico rinnovato al water front del Porto Antico arricchito dal nuovo padiglione dei delfini. E poi il Centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO e i tanti musei cittadini per scoprire la storia della città”.
Insieme a Edvard Munch ci sarà anche Warhol after Munch, una sorta di “mostra nella mostra” in anteprima assoluta per lʼEuropa: una serie di opere realizzate da Andy Warhol e ispirate alla produzione del maestro norvegese. Il corto circuito è assicurato: lʼartista dei sentimenti più oscuri interpretato dallʼartista pop per eccellenza.
Il comitato scientifico della mostra Edvard Munch è composto da Richard Shiff, Øyvind Storm Bjerke, Petra Pettersen e Ina Johannesen.
Approda a temperature decisamente più miti Edvard Munch, la mostra in programma in autunno a Genova, presentata giovedì 27 giugno a Palazzo Reale di Milano. Erano presenti Luca Borzani, presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Carla Sibilla, assessore alla cultura e al turismo del Comune di Genova, e Marc Restellini, il curatore della retrospettiva, che ha ricordato quanto il celebre pittore norvegese amasse i rigori e la durezza – nella vita come nella pittura – per consentire ai suoi quadri di essere “pronti a entrare nel mondo”.
Una durezza che verrà documentata in un centinaio di opere straordinarie – “le più sentite, amate e sofferte”, come ha detto Restellini – che testimoniano il lavoro di un assoluto innovatore del panorama artistico europeo, capace di staccarsi dalle convenzioni e “inventarsi, in una logica quasi anarchica, una forma di espressione artistica in rivolta contro tutto ciò che sin dalla sua infanzia gli era stato presentato come regola sociale”.
Per questo motivo lʼesposizione di Palazzo Ducale – dal 4 ottobre 2013 al 2 marzo 2014 – è allo stesso tempo rappresentativa del percorso artistico ed esistenziale di Munch, ma anche testimonianza del passaggio da un naturalismo di stampo impressionistico a una pittura nuova e audace che contribuisce in maniera determinante a sconvolgere tutta lʼarte del XX secolo.
“Una mostra complessa da organizzare – ha detto ancora Restellini, che nel 2010 dedicò al maestro norvegese una straordinaria esposizione parigina visitata da oltre 600.000 persone –: ho cercato i collezionisti uno ad uno. Sono una sorta di comunità che vive quasi in devozione del maestro e il problema è stato convincerli a mettere a disposizione le opere in loro possesso. Sono convinto – ha concluso – che la celebrità dell’Urlo, l’opera per la quale Munch è conosciuto in tutto il mondo, sia uno schermo che nasconde e inquina l’eccezionale lavoro svolto da questo artista, il primo ad aver applicato la cinetica alla pittura”.
La mostra è promossa dal Comune di Genova e da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, ed è prodotta da Arthemisia Group e 24ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
Luca Borzani, presidente di Fondazione per la Cultura, dopo aver sottolineato che Edvard Munch è l’unica mostra prevista in Italia per il 150esimo anniversario della nascita del genio norvegese, ha ricordato come la collaborazione con Arthemisia abbia già dato buoni frutti in occasione dell’esposizione Mirò! Poesia e luce, a Palazzo Ducale fino alla primavera del 2013. “Un’dea, quella della relazione pubblico-privato – ha detto – che si sta sempre di più sedimentando”.
L’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Genova, Carla Sibilla, ha inserito la mostra all’interno di un’offerta culturale complessiva che in autunno sarà particolarmente ricca in città. “Chi verrà a Genova per Edvard Munch – ha detto – troverà una Genova viva e accogliente, da un Salone Nautico rinnovato al water front del Porto Antico arricchito dal nuovo padiglione dei delfini. E poi il Centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO e i tanti musei cittadini per scoprire la storia della città”.
Insieme a Edvard Munch ci sarà anche Warhol after Munch, una sorta di “mostra nella mostra” in anteprima assoluta per lʼEuropa: una serie di opere realizzate da Andy Warhol e ispirate alla produzione del maestro norvegese. Il corto circuito è assicurato: lʼartista dei sentimenti più oscuri interpretato dallʼartista pop per eccellenza.
Il comitato scientifico della mostra Edvard Munch è composto da Richard Shiff, Øyvind Storm Bjerke, Petra Pettersen e Ina Johannesen.