Gli esercizi commerciali che nel 2012 si sono arresi alla crisi sono stati 53 contro i 22 del 2010. Se ne è parlato in aula rossa oggi (3 luglio) nel corso della commissione sviluppo economico. Per raccogliere questo segnale di sofferenza, arginando il fenomeno delle "saracinesche abbassate", il Comune di Genova ha predisposto un adeguamento del piano comunale per la somministrazione pubblica di alimenti e bevande, che risale al 2009, con lo scopo di offrire, ha detto l'assessore al commercio, Francesco Oddone:" uno strumento di pianificazione più aderente alle necessità del momento, particolarmente difficile per il periodo di crisi in cui viviamo".
Dal dibattito è emersa l'esigenza di, da un lato, difendere gli esercizi attivi, evitando che il trend di chiusure continui o addirittura peggiori, e, dall'altro, puntare molto su un discorso di qualità per quel che riguarda le nuove aperture. Le richieste di modifica, proposte dalla Giunta al Consiglio, riguardano la zona 1, Centro e Foce, dove verranno richiesti,per ottenere una licenza dal Comune, maggiori requisiti, come ad esempio una superficie del locale non inferiore ai 60 metri quadrati, e le botteghe storiche, per incentivare l'ingresso nei "carrugi" delle comitive di turisti.
Mentre per la zona 2 non sono previsti vincoli particolari. Per quanto riguarda i punteggi per il rilascio delle nuove autorizzazioni, il Comune di Genova intende premiare chi si muoverà nel campo dell'innovazione tecnologica e del risparmio energetico. Altro capitolo, le botteghe storiche, che entreranno far parte del "pacchetto turistico" della città per "calamitare" nel Centro Storico le comitive del settore crocieristico. Nel corso della commissione sono stati raccolti i contributi di Confesercenti, Uil turismo commercio e servizi, Assoutenti, Ascom Confcommercio, nella prossima riunione, verranno ascoltati i Municipi.
Aula Rossa: si discute sulle modifiche al regolamento del commercio
03/07/2013 - 15:26
Ultimo aggiornamento: 03/07/2013