A Quarto si può: costruire salute, socialità, cultura e bellezza

Con questo titolo si è svolto oggi pomeriggio (5 luglio) nel salone del Minor Consiglio di Palazzo Ducale,il secondo incontro pubblico sul futuro dell'area dell'ex ospedale psichiatrico di Quarto. Si tratta di un grande spazio occupato da edifici tardo ottocenteschi circondati da alberature e spazi verdi in cui ricevono assistenza circa 80 malati psichici, con servizi sanitari e sociali. Quest'area è stata ceduta dalla Asl ad Arte, l'agenzia che si occupa della gestione del patrimonio immobiliare della regione, per una sua parziale vendita.

Contro questa ipotesi si è schierato un vasto movimento comprendente i parenti dei malati, cittadini, associazioni ed enti tra cui il Municipio Levante, sindacati e privato sociale. Tre le parole d'ordine: no all'ipotesi di trasferire i pazienti, ai quali finalmente viene data un'assistenza civile, da un ambiente in cui sono abituati a vivere, no alla scomparsa di un grande polmone di verde pubblico per il Levante, e, infine, sì alla creazione di uno spazio con funzioni sanitarie e pubbliche. "Su questi obiettivi - dice il vicesindaco Stefano Bernini -  si è mobilitata anche l'amministrazione e il consiglio comunale".

Il pressing sulla Regione Liguria non tarda a dare i suoi frutti. Anche grazie al Comune di Genova, che mette a disposizione alcuni immobili di proprietà civica, la Regione torna parzialmente sui suoi passi, rivedendo l'impostazione iniziale."Il lavoro con Comune, Arte, Municipio e Coordinamento - dice l'assessore alla sanità della Regione Liguria, Claudio Montaldo - ha portato ad una diversa composizione, sulla quale stiamo sottoscrivendo un accordo".

L'intesa prevede il mantenimento di uno spazio dedicato ai servizi sanitari per disabili e salute mentale, la cessione al Comune di una quota di spazi per attività sociali, e la creazione di una Casa della Salute con i servizi ambulatoriali ora in via Bainsizza. Nei giorni scorsi la giunta regionale ha approvato l'accordo interno di trasferimento delle risorse ad Arte, che il Comune trasformerà prima delle ferie estive in accordo di programma.