Commissione welfare: l'inserimento delle persone anziane in strutture residenziali

Gli anziani sono un tema chiave per la nostra città. Il Comune di Genova ha politiche sociali molto differenziate: si va dall'organizzazione di eventi aggregativi e ricreativi, per stare in compagnia e battere la solitudine; a interventi mirati alle difficoltà delle persone più fragili, incapaci di badare a se stesse, con assistenza domiciliare, progetti di dimissioni ospedaliere seguite, fino al ricovero in strutture protette, solo quando sussistono gravi condizioni di salute.

Dell'inserimento delle persone avanti con gli anni nelle strutture sanitarie protette si è parlato questa mattina nel corso della commissione welfare presieduta dalla consigliera Cristina Lodi.

E' la Asl che decide il ricovero dell'anziano, mentre l'intervento del Comune si limita a un aiuto economico per gli indigenti, con risorse proprie, senza aiuti da parte dello Stato.

"Si torna sempre allo stesso tema - ha detto l'assessore alle politiche sociali Renata Dameri - della mancanza di livelli essenziali di prestazioni sociali riconosciuti per legge, che fissino per gli anziani in condizioni gravi, incapaci di badare a sé stessi, un diritto riconosciuto all'assistenza". Un diritto di civiltà verrebbe da dire.  

Inserire un anziano in una struttura residenziale ha un costo che si aggira intorno ai 2.500/2.600 euro. L'assistenza domiciliare, invece, ha dei costi variabili che dipendono dal tipo di cure di cui necessita il paziente, tenuto conto che il costo medio mensile di una badante si aggira intorno a 1.800 euro.   

Sono due le parti che compongono la retta di ricovero in una struttura residenziale. La prima la copre la Asl a prescindere dal reddito e dalle condizioni economiche del singolo, la seconda è il contributo della famiglie alle spese, la cosiddetta compartecipazione.

Il Comune interviene con fondi propri quando l'anziano o la famiglia di riferito sono in condizioni di indigenza. Nel 2012 il Comune ha integrato le spese di 440 pazienti e in circa 60 casi ha coperto interamente l'importo.