Dichiarazione del sindaco Marco Doria al termine dell’incontro con la delegazione trattante della Fondazione Teatro Carlo Felice

Ho partecipato oggi (24 luglio) a Roma ad una riunione in sede Anci in cui è emersa chiaramente la situazione di difficoltà che coinvolge gli enti lirici in tutta Italia. Il caso del Carlo Felice non è dunque un caso isolato
Che sia necessario garantire l’equilibrio dei conti del Carlo Felice è noto a tutti. Abbiamo impostato il bilancio preventivo in equilibrio e questa è la condizione, tra l’altro, per accedere ai fondi del Fus. Per definire un percorso concordato tra l’Ente e i sindacati abbiamo seguito una lunga  trattativa, progressivamente affinata fornendo documenti e trovando intese. L’accordo siglato da quattro organizzazioni sindacali delineava un piano realistico e credibile e comprendeva impegni precisi da parte del Comune.

Ciononostante, nel corso di un’assemblea sindacale, 83 dipendenti su 132 votanti tra i 275 lavoratori che costituiscono l’organico, hanno votato per il rinvio del referendum. In questo modo è stato reso impossibile raccogliere il  pronunciamento di tutti i lavoratori sull’accordo.

Le condizioni del Teatro non consentono di dilazionare i tempi e, per la stessa sua salvezza, come amministratori dobbiamo assumere le decisioni indispensabili che competono alle nostre responsabilità. Per questo, abbiamo avviato immediatamente l’istruttoria per le procedure di mobilità che saranno formalizzate dal Consiglio di Amministrazione all’inizio della prossima settimana.