"Oggi il cittadino si reca in Municipio ma non ha risposte dirette sul sociale o sul sociosanitario perché le competenze sono ancora estremamente centralizzate". A dirlo, Cristina Lodi, presidente della commissione Welfare, che ha sintetizzato così il titolo della seduta di questa mattina 23 settembre: “riassetto territoriale ed organizzativo del sistema integrato dei servizi sociali e socio – sanitari previsto dal piano sociale integrato per il periodo 2013/2015”.
Lo scopo dell'incontro ruotava intorno alla riorganizzazione territoriale dei servizi che si occupano di anziani e disabili e che, nelle intenzioni dell'Amministrazione, dovrebbe traguardare un maggiore coinvolgimento dei Municipi, anche attraverso un significativo trasferimento di risorse, tenuto conto che alcuni di essi superano in popolazione città come Spezia e Savona.
Per tracciare un quadro delle criticità del settore socia-sanitario genovese abbiamo rivolto alcune domande a Cristina Lodi, presidente della commissione Welfare.
Settori simili come sanitario e sociale spesso non dialogano. Come si può spiegare questa difficoltà?
Il problema è che il sociale e il sanitario, dal punto di vista nazionale, hanno due grandi fondi distinti. E' difficile integrare ciò che è diviso dalla base. Serve una strategia per fare in modo che questi due comparti, attraverso la riorganizzazione socio-sanitaria, possano parlarsi di più. Basta pensare che
le risorse investite nel sociale, come ad esempio l'assistenza domiciliare post intervento operatorio, consentono di evitare un secondo ricovero, con un notevole risparmio per le casse delle Asl.
L'assistenza a domicilio aiuta l'assistito e fa risparmiare l'erario. E' questa la carta vincente per migliorare i servizi contenendo la spesa?
C'è ancora molto da fare per ottenere un dirottamento deciso di risorse a favore del settore sociosanitario. Diminuire i ricoveri in strutture ospedaliere per gli anziani, e in comunità per i pazienti psichici, attraverso un servizio reso a domicilio, più leggero e meno oneroso, significa accantonare risorse per aumentare le risposte ai cittadini. Purtroppo, in questo momento di forte riduzione dei trasferimenti dello Stato, quasi mai il risparmio si traduce in investimento, ma risponde a delle logiche ragionieristiche di contenimento delle spese.
Quale sarà il prossimo argomento che verrà affrontato dalla commissione Welfare?
Alla luce dell'approvazione del bilancio, avvenuta lo scorso mese di agosto, riproporremo argomenti come la riorganizzazione dei servizi, oltre ai temi che i cittadini ci chiedono di discutere come i centri anti-violenza, l'alzheimer e l'assitenza agli anziani.
Commissione Welfare: con la riorganizzazione più poteri ai Municipi
23/09/2013 - 13:26
Ultimo aggiornamento: 24/09/2013