E' passato poco più di un anno da quando la giunta, appena insediata, decideva di aderire al Piano delle Città del governo Monti, destinato alla rigenerazione delle aree urbane degradate. Il progetto dello scolmatore del Fereggiano riusciva ad ottenere un fondo di 25 milioni di euro, il più alto concesso. Si tratta di un'opera che non contraddice il progetto principale dello scolmatore del Bisagno, ma lo anticipa, utilizzando la galleria di servizio già in parte realizzata.
L'urgenza dipende dall'insufficienza idraulica del Fereggiano, molto preoccupante se si tiene conto che la copertura terminale ha una capacità massima di 50 metri cubi al secondo, cioè il 25 per cento della quantità d'acqua che hanno stimato essere passata nel corso dell'esondazione del 4 novembre 2011.
Dopo l'approvazione da parte dei municipi della Media e Bassa Valbisagno, la commissione territorio ha dato ieri, 25 settembre, il via libera alla delibera che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, e che prevede, rispetto al progetto iniziale, una mitigazione dell'impatto ambientale, concordato con provincia, regione e università,in particolar modo nella parte dello sbocco al mare.
Commissione Territorio: via libera alla discussione in Consiglio dello scolmatore del Fereggiano
26/09/2013 - 10:14
Ultimo aggiornamento: 26/09/2013