Ma le proteste dei cittadini, le loro segnalazioni, che fine faranno? A chiederselo è Bruno Orsini, ultimo (è proprio il caso di dirlo) difensore civico del Comune di Genova. Nel quadro della spending review, il Parlamento ha stabilito che i Comuni debbano rinunciare alla figura del garante dei cittadini. "La finanziaria del 2010 ha stabilito l'abolizione di questa funzione - spiega il difensore civico - ed è un peccato perché viene meno un modesto ma prezioso strumento di partecipazione democratica". In cinque anni (Bruno Orsini fu eletto dal Consiglio Comunale nel 2008) il Difensore Civico ha trattato 1.723 pratiche: dalle multe ai tributi, dalla casa all'ambiente, dal sociale al diritto di accesso. In tutti questi casi il cittadino, con l’appoggio del Difensore Civico, cessava di essere uno scocciatore ma diventava un interlocutore con diritto di replica. Un’alternanza di successi e sconfitte. Tra i colpi andati a segno aver ottenuto la restituzione dell'addizionale Irpef pagata in anticipo al Comune e non dovuta per cessazione dell'attività o decesso e l’identificazione certa dell’inadempiente onde evitare il furto di identità. Spicca tra le battaglie vinte, aver ottenuto per i senza fissa dimora l'attribuzione di un indirizzo fittizio che permette loro di ricevere la corrispondenza. E' difficile dirlo, prosegue Orsini, senza essere tacciati di autoreferenzialità, ma, ad esempio, l'adozione da parte della Polizia Municipale di alcune misure per migliorare la segnalazione dei divieti ha portato ad una drastica diminuzione delle sanzioni, che sono passate dalle 686.208 del 2010 alle 471.895 del 2012. Molte anomalie sopravvivranno alla figura del Difensore Civico, come quella di chi paga per un passo carrabile, ma non vi può accedere nei giorni di mercato settimanale, bloccato da un banco vendita, che a sua volta paga l'occupazione suolo. "Senza false modestie - conclude Bruno Orsini - riteniamo di poter confermare che, in questi anni, la Civica Difesa ha svolto il suo compito di tramite tra cittadini e istituzioni con trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità. Auspico che nuove forme di controllo e partecipazione possano contribuire a rafforzare la fiducia e il rispetto dei cittadini nei confronti del loro Comune".