Commissione Welfare: prima uscita pubblica del neo assessore Fracassi sul tema dei rifugiati

Sono ormai dodici anni che il Comune di Genova dà ospitalità a vittime di guerra e rifugiati titolari di protezione internazionale. Più di 50 famiglie e 800 persone sono state accompagnate in un percorso di integrazione socio-economico.  Progetti di accoglienza che il Comune di Genova è riuscito a gestire grazie ad una fattiva collaborazione con le principali associazioni del Terzo settore, impegnate a favore degli immigrati, con le quali è in corso il progetto denominato SPRAR, Sistema protezione richiedenti asilo rifugiati (finanziato all'80% dallo Stato), presentato questa mattina dal neo assessore alle politiche sociali Emanuela Fracassi nel corso della commissione welfare presieduta dal consigliere Cristina Lodi (pd).

L'assessore ha sottolineato che il Comune di Genova agisce all'interno di una rete nazionale promossa dal ministero dell'Interno, accogliendo queste persone in collaborazione con alcune associazioni del terzo settore, con cui organizza servizi di supporto, come la mediazione linguistica, psicologica, aiuto  socio economico, per riuscire a facilitre il conseguimento di un permesso di soggiorno valido in tutta Europa. L'assistenza ai rifugiati, ha proseguito l'assessore, diventa molto più complessa in quanto da una tipologia di migrante maschio maggiorenne, si è ormai passati all'accoglienza di intere famiglie con bambini piccoli.

Attualmente il Comune di Genova, in collaborazione con associazioni e enti del Terzo settore, accoglie 70 adulti, tra singoli e componenti di nuclei familiari, e 12 minori stranieri non accompagnati. Gli ultimi profughi arrivati un mese fa sono quattro donne di 18 anni fuggite da Paesi africani. Il grosso dell'accoglienza viene fatta, ha continuato l'assessore, nelle regioni di arrivo: in Sicilia 2.527 profughi accolti, in Calabria 1.211, nelle Marche 339, Genova è poco sopra i 100 immigrati accolti. C'è un grosso impegno del Piemonte con 470 accoglienze e del Lazio con 2.000, ma si tratta di regioni molto grandi.  Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Grillo (pdl), Bartolini (lista Doria) e Bruno (federazione della sinistra).