Continua l’esame delle società partecipate del Comune. Martedì 3 dicembre la Commissione VI ha ascoltato le organizzazioni sindacali di Bagni Marina spa che hanno esposto preoccupazioni sul futuro della società e sulla situazione dei dipendenti.
Alla Commissione presieduta da Giampiero Malatesta, erano presenti gli assessori all’ambiente Valeria Garotta, al personale Isabella Lanzone, al bilancio Francesco Miceli e la presidente di Bagni Marina Spa Roberta Morgano.
Sono intervenuti i consiglieri Grillo, Vassallo, Nicolella, Gioia, Caratozzolo, Villa, Musso Vittoria, Anzalone, De Pietro, Padovani, Chessa, Putti, Pastorino e Umberto Scovero , esperto incaricato da Lega Nord.
Per le rappresentanze sindacali sono stati “auditi” Fulvio Francini (Uil FPL), Paola Priotto (Cgil delegato) Lidia Merletti (Cisl FPL), Luciano Aresu (Cisl FPL), Marina Boero (Cgil FPL).
Le parti sindacali hanno aperto la seduta esponendo ai consiglieri la preoccupazione per una larga parte dei dipendenti di Bagni Marina spa. Si tratta di 34 persone assunte con un contratto a tempo indeterminato ma limitato a quattro mesi l’anno, quelli della stagione estiva.
Le organizzazioni sindacali, consce dei vincoli imposti dalle leggi, hanno auspicato che questi dipendenti possano trovare una sistemazione all’interno di strutture del Comune e che si amplino le possibilità di lavoro attraverso l’aumento delle attività svolte negli stabilimenti balneari, non solo d’estate, ma anche in inverno, facendoli diventare dei centri di aggregazione, dove svolgere delle attività come accade negli stabilimenti privati. Hanno anche sottolineato come tra il personale esistono competenze che potrebbero essere utilizzate sia per organizzare attività di intrattenimento per anziani e bambini, sia per effettuare lavori di manutenzione delle cabine e dei materiali nella stagione invernale.
L’assessore Garotta ha spiegato che, come bene espresso dai sindacati, una collocazione a tempo pieno di questi lavoratori in Comune non è possibile. Il bilancio in pareggio con il quale Bagni Marina chiuderà l’esercizio pone però le basi per un piano aziendale. L’intervento dei privati non è senz’altro la prima scelta dell’amministrazione, anche se una collaborazione pubblico privato potrebbe implementare l’attività grazie all’apporto di nuovi capitali, come è avvenuto per i Bagni Janua di Vesima, che non sono stati esternalizzati ma affidati temporaneamente mediante gara.
L’assessore Lanzone ha spiegato di aver incontrato le parti sindacali per arrivare a una definizione della questione dei dipendenti stagionali, ma che al momento non ci sono possibilità di assunzione diretta in Comune.
Nei numerosi e articolati interventi dei consiglieri sono state citate soluzioni per accrescere il lavoro: servizi di ristorazione, possibilità dell’abbonamento invernale, apertura d’estate nelle ore serali, affidamento ai dipendenti dei lavori di ristrutturazione e manutenzione delle strutture, apertura anche nei mesi invernali con attività per anziani e bambini.
I sindacati si sono detti aperti a qualsiasi soluzione, purché vengano tutelati i posti di lavoro.
Alle ore 12,30 la commissione si è aggiornata.
Bagni Marina spa, ascoltate le organizzazioni sindacali
04/12/2013 - 18:19
Ultimo aggiornamento: 04/12/2013