Il gemellaggio tra città è un'idea relativamente recente. Nasce nel primo dopoguerra per sanare le ferite dell'ultimo conflitto mondiale, non a caso tra una città francese e una tedesca. Con gli anni, le ragioni politiche, storiche hanno lasciato il posto alla promozione economica, turistica e culturale. Obiettivi estremamente concreti anche per Genova, che conta sei gemellaggi, 40 protocolli di accordo e 30 contatti, oltre alle reti di città come Eurocities.
All'assessore alla cultura, Carla Sibilla, il compito di ricostruire i rapporti internazionali che, nel corso degli ultimi decenni, Genova ha stabilito con città europee e extra-europee. Risale al 1958 il primo gemellaggio formale, quasi obbligato per vicinanza geografica e culturale, con Marsiglia, la rivale di sempre nel titolo di primo porto del Mediterraneo.
Oltre Atlantico la seconda: Columbus negli Usa nel 1964. Si torna in Europa nel 1979, con il muro di Berlino ancora in piedi, Genova decide di dare il suo piccolo contributo alla distensione gemellandosi con la città di Odessa, sul Mar Nero. Poi è la volta di Baltimora (Usa) 1985, Chios (Grecia) 1990, Rijeka (Croazia) 2004 e infine il recentissimo gemellaggio con Beyoglu, quartiere-città di Instambul, capitale della Turchia.
Fra i nuovi accordi si segnalano El Mina (Ghana), Hebron (Palestina, Sousse (Tunisia) e molte ancora legte ai temi del Sud del mediterraneo e delle reti infrastrutturali europee. Ma se riparlerà nelle prossime settimane in una nuova runione della commsione cultura sullo stesso tema. Sono intervenuti i consiglieri Balleari (Pdl), Grillo (Pdl), Pederzoli (Lista Doria) Musso Enrico (Lista Musso) Bruno (Federazione della Sinistra), Bartolini (Pd). Presidente della Commissione cultura, Leonardo Chessa (Sel).
Gemellaggi tra città e collaborazioni internazionali: se ne è discusso in commissione cultura
20/01/2014 - 17:17
Ultimo aggiornamento: 20/01/2014