Discarica di Scarpino, le analisi sul percolato e le indicazioni Asl

Nel corso del Consiglio Comunale l'assessore all'Ambiente Valeria Garotta ha illustrato i risultati delle analisi,effettuate da Arpal, sulle acque del rio Cassinelle dal 12 al 22 gennaio.

Si tratta di dati che la Asl ha valutato privi di elementi di rischio per la salute pubblica, ritenendo non necessaria l'adozione di ulteriori provvedimenti, oltre la vigente ordinanza, che, dal 1986, vieta l’utilizzo di acque e alvei dei torrenti Chiaravagna e Cassinelle per la balneazione, la conduzione di animali e per tutte le utilizzazioni come concimazione e innaffiamento di colture agricole dalle quali potrebbe derivare la diffusione di germi patogeni.

L'emergenza percolato di Scarpino, ha detto l'assessore, è causata dalla rivitalizzazione della falda acquifera posta sul fondo della vecchia discarica aperta nel 1968 e ormai chiusa, cosiddetta Scarpino 1, che produce, sotto la spinta delle piogge dei giorni scorsi, 4.600 metri cubi di percolato a giorno, a fronte di una capacità di smaltimento delle vasche a valle di 3.000 metri cubi.
Nonostante le misure messe in atto da Amiu, dalle autobotti ai teloni, è proseguito l'accumulo di percolato nelle vasche.
E' stato avviato uno studio per accertare le cause dell’abnorme formazione di percolato nella vecchia discarica e si stanno prendendo in considerazione alcune soluzioni per risolvere il problema, puntando a intercettare le acque sotterranee prima che queste entrino in contatto con il corpo dei rifiuti.

I campionamenti effettuati da Arpal lungo il torrente Cassinelle, alla confluenza con il torrente Bianchetta, ha detto l’assessore, segnalano i valori dell’azoto ammoniacale e del cod (la domanda chimica di ossigeno).
Non sono stati invece ancora elaborati i valori dei metalli pesanti.
Sulla base di questi dati, l’azoto ammoniacale oscilla tra 2 e 83 milligrammi al litro, dato variabile in base alle condizioni meteo; l’ultimo dato rilevato è 53 milligrammi per litro; per quanto riguarda il cod i valori vanno tra 10 e 365 e l’ultimo dato rilevato è di 110 milligrammi per litro.