Cenerentole della cultura, strette tra televisione e Internet, negli ultimi anni le biblioteche del Comune di Genova, hanno avuto la forza di rinnovarsi, a partire dall'immagine. Non più polverose stanze di un tempo, ma centri di svago e scambio, ricche di multimedialità e iniziative culturali. Attorno ai libri sono nate delle "piazze del sapere", nelle grandi realtà come la Berio e la De Amicis, ma anche nelle 14 biblioteche di Municipio.
L'assessore, Carla Sibilla, nel corso della commissione cultura, che si è tenuta nel pomeriggio a Palazzo Tursi, ha spiegato i segreti di un mondo che è riuscito a ricreare intorno a sé un appeal altrimenti destinato al tramonto. Nell'universo delle parole hanno parlato i numeri: quasi un milione tra libri e periodici (913.142), 25.204 ore di apertura, 24.611 iscritti al prestito, 754.753 presenze annue, 251.611 opere date in prestito e 2.348 iniziative culturali. La sfida ai nuovi media è stata vinta serrando le fila e riorganizzando risorse umane e materiali, a fronte di risorse sempre più scarse che, ad esempio, hanno fatto precipitare (nelle biblioteche centrali) gli stanziamenti per gli acquisti di libri, periodici e multimedialità da 58.299 euro del 2011 a 6.027 euro del 2013.
Più spazi per il pubblico, più prestiti, più consulenze, più punti di ristoro, più aperture serali e festive. Incremento di consultazione e prestito di libri, audiolibri e DVD, informazioni bibliografiche, navigazione Internet, corsi autodidattici di informatica e per l’apprendimento linguistico, prestito e restituzione libri e DVD in modalità self-service, consultazione di quotidiani, riviste e libri su Genova e la Liguria. Sono intervenuti i consiglieri Bartolini (Lista Doria), Grillo (Pdl), Nicolella (Lista Doria), Villa (Pd), Caratozzolo (Pd), Campora (Pdl), Salemi (Lista Musso), Burlando (M5S). La commissione è stata presieduta da Leonardo Chessa (Sel).
Commissione cultura: le biblioteche moderne "piazze del sapere"
24/02/2014 - 17:57
Ultimo aggiornamento: 24/02/2014