Venerdì 7 marzo le Commissioni II Pari Opportunità e Politiche Femminili e VII Welfare si sono riunite nella sala consiliare di Palazzo Tursi. All’ordine del giorno i fondi 2013-2014 per i centri antiviolenza. Presenti anche le associazioni che operano nei centri antiviolenza, nelle case rifugio e negli sportelli di ascolto.
Alla vigilia dell’8 marzo, festa della donna, le Commissioni II – Pari Opportunità e Politiche Femminili e VII – Welfare, presiedute da Maddalena Bartolini (Lista Doria) e Cristina Lodi (PD), si sono incontrate nella sala consiliare di Palazzo Tursi. All’ordine del giorno i fondi 2013-2014 per il sostegno ai centri antiviolenza.
Una commissione tutta “rosa” che si è aperta con la presentazione delle associazioni che materialmente gestiscono i centri antiviolenza sul territorio, nelle loro diverse realtà: prima accoglienza e ascolto, casa rifugio, alloggio sociale. Sono intervenute: Elisabetta Corbucci – Il Cerchio delle Relazioni, Cosima Aiello – Centro per non subire violenza, Marilena Chirivì – UDI, Vanessa Rondanina e Paola Campi – associazione Pandora.
Le intervenute hanno spiegato il lavoro svolto in questi anni da tutte le loro associazioni, nelle quali sono impegnate psicologhe, assistenti sanitarie, avvocati che con competenza e professionalità accolgono le donne che si rivolgono in cerca di aiuto, accompagnandole in un percorso che possa portarle fuori, spesso insieme ai figli, dalla situazione di violenza nella quale vivono.
Un lavoro difficile, reso possibile solo dalla sinergia fra pubblico e terzo settore, che quest’anno si concretizzerà nella stipula del patto di sussidiarietà. Gli assessori al welfare, Emanuela Fracassi, e alle pari opportunità, Elena Fiorini, hanno spiegato che il Comune di Genova ha erogato i fondi regionali in quanto ente capofila della Conferenza dei Sindaci per assicurare continuità negli interventi sia del Centro Antiviolenza, sia dell’accoglienza residenziale, sia delle attività di informazione e sportello nel passaggio dalla gestione della Provincia di Genova.
La Regione Liguria nel 2013 ha stanziato 90.000 euro che sono stati così suddivisi: 47.954 euro per il centro antiviolenza di via Mascherona affidato all’associazione” Il Cerchio delle Relazioni”, 32.416 euro per la casa rifugio a indirizzo segreto gestito dal “Centro per non subire violenza”, 3.630 euro per l’alloggio sociale di viale Aspromonte gestito da” il Cerchio delle Relazioni”, 6.000 euro per gli sportelli dei comuni extra Genova gestiti da “Pandora”.
Il Comune di Genova ha contribuito con 64.848 euro per la casa rifugio e 18.231 per l’alloggio di viale Aspromonte, a integrazione dei fondi stanziati dalla Regione.
Nei loro interventi i consiglieri: Lodi (PD) , Muscarà (Movimento 5 Stelle), Chessa (SEL), Farello (PD), Pastorino (SEL), Bartolini (Lista Doria) , De Pietro (Movimento 5 Stelle), Grillo (PDL) e Caratozzolo (PD) hanno unanimemente espresso il loro ringraziamento alle associazioni presenti per il difficile lavoro che giornalmente svolgono riguardo una realtà, quella della violenza alle donne, che è una forte esigenza sociale e, purtroppo, in triste escalation.
La commissione ha sottolineato l’importanza di giungere quanto prima alla sottoscrizione dei patti di sussidiarietà, con i quali sarà possibile istituzionalizzare il rapporto fra il Comune e le associazioni del terzo settore, in modo da rendere più efficace la risposta ai bisogni sociali.
L’assessore Fracassi ha confermato che l’iter procedurale dovrebbe concludersi entro il mese di maggio.
In Commissione consiliare i fondi 2013 e 2014 per i centri antiviolenza
09/03/2014 - 09:37
Ultimo aggiornamento: 11/03/2014