Dopo l’irruzione di un gruppo di studenti a Palazzo Ducale di Genova per visitare gratuitamente la mostra Edvard Munch, in corso presso l’Appartamento del Doge, il presidente di Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Luca Borzani, e l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Genova, Carla Sibilla, hanno dichiarato:
"E’ facile mostrare muscoli rivoluzionari e organizzare helzapoppin ideologici a Palazzo Ducale in nome della gratuità della cultura. E’ facile ma proprio sbagliato. Palazzo Ducale frequentato da centinaia di migliaia di persone ogni anno mantiene con convinzione l’assoluta gratuità per larga parte della propria programmazione.
E questo nonostante la riduzione delle risorse e l’ impegno a conservare il bilancio in pareggio per non pesare come troppo spesso è fatto sul finanziamento pubblico. Anche questo è misurarsi con la crisi. Un palazzo aperto 365 giorni l’anno e aperto al confronto tra le idee, i linguaggi, i saperi, le associazioni, il territorio.
La mostra di Munch, ad oggi con circa 80.000 visitatori di cui molti provenienti da fuori Genova con indiretto e importante ritorno sulle attività turistiche, è realizzata senza alcun contributo pubblico o istituzionale. Senza questa collaborazione tra soggetti pubblici e privati molte opportunità reali e importanti per la città si perderebbero.
A meno di distogliere risorse dai servizi sociali, dalla scuola, dai trasporti. I costi del biglietto sono analoghi a quelli dei grandi palazzi delle esposizioni in Italia da Milano a Roma e inferiori a quelli di molti teatri , festival, concerti.
Nel caso specifico è stata introdotta anche una forte riduzione a 5 euro per i giovani ogni primo lunedì del mese C’è quindi molta retorica e autoreferenzialità goliardica nella protesta di oggi. In nome della cultura pubblica in realtà si è manifestato contro la cultura pubblica. Facile e sbagliato.
Al tempo stesso proprio rivendicando la nostra scelta di fare cultura per tutti non abbiamo mai rifiutato il dialogo e il confronto con chiunque avanzasse proposte o richieste per favorire e agevolare la fruizione delle nostre attività. Ed è cosa che continueremo a fare.
Proprio ieri sera quasi un migliaio di persone, tantissimi giovani, affollavano i saloni per ascoltare Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani parlare di Michelangelo. La normalità per la vita del Palazzo. Anche questo intendiamo continuare a fare. Perché è cosi che cresce la cultura pubblica”.
Irruzione studenti alla mostra “Edvard Munch” di Palazzo Ducale: la dichiarazione di Luca Borzani e Carla Sibilla
14/03/2014 - 19:38
Ultimo aggiornamento: 15/03/2014