Ovvero l'organizzazione dei servizi sociosanitari sul territorio rivolti ai cittadini. Un concetto più ampio e concreto di quanto non appaia dal titolo, perchè mette al centro i distretti socio sanitari, dove ha sede il motore di avviamento del welfare cittadino.
A un anziano, un disabile, un minore o una persona in difficoltà poco importa che sia la Asl o il Comune a intervenire in suo aiuto, gli serve una risposta, sociale o sanitaria che sia. Di questo si è parlato nel corso della commissione welfare di ieri pomeriggio: di servizi da gestire in modo integrato da equipe miste Asl e Comune.
Abbiamo stabilito il metodo, ha detto l'assessore Emanuela Fracassi, per disegnare l'organizzazione di servizi sociali e sanitari sul territorio nell'ambito della conferenza dei sindaci e dell'Asl 3 genovese (40 Comuni e 19 Ambiti territoriali sociali ATS). L'obiettivo di questa riorganizzazione, ha proseguito Fracassi, è mettere al centro la persona e fare in modo che tutti i servizi di Comune, Asl e Terzo settore, lavorino in maniera integrata intorno alle nuove e vecchie difficoltà dei cittadini, senza che una teoria infinita di sportelli li separi dalla soluzione del problema.
A capo del piano la Cabina di Regia formata da politici, tecnici e Terzo Settore, con il compito da un lato di individuare gli obiettivi generali, indirizzando le azioni e dettando i tempi di realizzazione del Piano Sociale integrato e dall’altro, approvando i documenti elaborati dagli organismi sotto ordinati: gruppi di piano e tematici e distretti sociosanitari. Sono intervenuti nel dibattito: Muscarà (M5S), Nicolella (Lista Doria), Baroni (Gruppo Misto), Pastorino (Sel), Padovani (Lista Doria), Grillo (Pdl), Bruno (Federazione della Sinistra), Balleari (Pdl). La commissione è presieduta dalla consigliera Cristina Lodi (Pd).
Commissione welfare: linee di indirizzo per il Piano sociale integrato
20/03/2014 - 10:05
Ultimo aggiornamento: 20/03/2014