Commissione welfare: 1 minore su 10 "conosciuto" ai servizi sociali

24/03/2014 - 17:09

Primi elementi di conoscenza sul disagio dei minori nel 2013 a Genova, seppure con dati provvisori, oggi in sala Rossa nel corso della Commissione Welfare. La seduta nasce da un'iniziativa promossa dal consigliere Stefano Balleari.

L'Amministrazione, ha detto l'assessore alle politiche socio sanitarie Emanuela Fracassi, cerca di rispondere, con le risorse finanziarie di cui dispone, alla crescente domanda di aiuto da parte dei minori e delle loro famiglie. Un disagio che riguarda fenomeni come devianza, dispersione scolastica, povertà, stato di salute e benessere degli under 18.

L'Autorità giudiziaria, anche in accordo con i servizi sociali, adotta specifici provvedimenti di mitigazione della potestà genitoriale sino all’affidamento o l’allontanamento dal nucleo familiare. Nel 2013 sono stati seguiti dagli ambiti territoriali sociali (ATS) e dall'ufficio cittadini senza territorio (UCST) 7.446 minori, di cui 1.484 affidati ai Servizi sociali.
Genova può vantare, ha detto l'assessore, una rete di soggetti pubblici e privati che opera su questo fenomeno, come scuola e sanità, da cui ha origine il 40% delle segnalazioni semplici o complesse.

Con l'obiettivo di mantenere i bambini adolescenti nel proprio nucleo familiare, continua Fracassi, si cerca di prevenire fragilità familiari, maltrattamento e abusi, attraverso lo strumento del sostegno alla capacità di cura e educazione dei figli da parte dei genitori e, per i più grandi, promuovendo progetti e iniziative giovanili.

Per prevenire la separazione dei ragazzi dalle famiglie, l'Amministrazione ha aderito a PIPPI, programma nazionale che sperimenta metodi, strumenti e tecniche specifici, che consentono misurazione e valutazione degli interventi.

Quando, nonostante tutte le misure adottate, le condizioni di rischio per il minore permangono, conclude l'assessore, allora si procede all'allontanamento, attraverso l'affido familiare, la casa famiglia, le comunità educative di accoglienza residenziale, gli alloggi protetti e specifici progetti personalizzati con interventi educativi e aiuti economici.

Quando si separano i minori dal proprio nucleo familiare, continua l'assessore, è per ragioni di vere difficoltà come incuria, mancato obbligo scolastico, solitudine, maltrattamento e abuso.

Sono intervenuti i consiglieri Balleari (Pdl), Lauro (Pdl), Caratozzolo (Pd), Chessa (Sel), Bartolini (Lista Doria), Padovani (Lista Doria), Lodi (Pd), Gioia (Udc) e Grillo (Pdl). La commissione welfare è presieduta dalla consigliera Cristina Lodi (Pd). 

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Ultimo aggiornamento: 26/03/2014
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