Raimondo Ricci: giornata in ricordo a Palazzo Tursi. Doria: dalla Resistenza una “splendida Costituzione”

14/04/2014 - 15:43

Oggi pomeriggio, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, nell'ambito delle celebrazioni per l'anniversario della Liberazione dal nazifascismo, l’Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (ILSREC), con l’adesione del Comune e dalla Provincia di Genova, di Aned – Sezione di Genova e di Anpi Provinciale di Genova, ha organizzato una giornata in memoria, a sei mesi dalla scomparsa, di Raimondo Ricci.

Come in uno sceneggiato televisivo, sono state ripercorse le tappe più significative della sua vita, dagli anni giovanili alla scelta antifascista, dal profilo di avvocato penalista all'impegno parlamentare, partigiano, facendo riaffiorare la deportazione nel lager di Mauthausen, l'attività di senatore, le lotte per consolidare la democrazia nel nostro paese.  

Il sindaco di Genova Marco Doria, ha voluto ricordare quanto gli disse Ricci a proposito della sua maturazione di giovane antifascista. Furono decisivi gli anni degli studi, alla facoltà di giurisprudenza della Normale di Pisa, un luogo concepito come fucina di formazione della élite fascista, ma dove a dispetto del regime maturarono coscienze antifasciste. Anche Alessandro Natta, continua Doria, me ne parlò. Mi ricordò di una visita di Giovanni Gentile ai normalisti, in cui il filosofo si rese conto che l'ambiente non era molto disponibile verso le rappresentazioni grottesche del regime. Gentile commise l'errore di invitare i giovani alla ipocrisia, a passare sopra, un atteggiamento che i normalisti rifiutarono. Un secondo episodio che segnò la maturazione di Ricci fu la vigliaccata della dichiarazione di guerra alla Francia al cui annuncio i normalisti - ha raccontato ancora Natta - intonarono la Marsigliese.

Ricci mi disse, continua il sindaco, di aver parlato poco della propria esperienza a Mauthausen. Me ne parlò con sobrietà e mi raccontò di aver preso da allora l'abitudine di raccogliere le briciole sulla tovaglia. Doria fu chiamato da Ricci a ricoprire il ruolo di direttore scientifico dell’ ILSREC e, di quella esperienza, ricorda due episodi. Uno dei più importanti lasciti della Resistenza, gli disse Ricci, è la nostra “splendida costituzione" che deve camminare sulle gambe dei cittadini, che può essere anche modificata, ma nella consapevolezza del suo valore.

Ma il massimo del suo impegno, ha concluso Doria, Ricci lo dedicò, nel ruolo che ricoprì per due decenni, al tema della memoria, per lui diventato sempre più importante insieme a quello della trasmissione alle generazioni nuove che non possono più accedere ai testimoni diretti. Hanno poi preso la parola Piero Fossati, commissario straordinario della Provincia di Genova e Giacomo Ronzitti, presidente ILSREC.
Giancarlo Piombino, ha ricordato Ricci l’impegno politico antifascista di Ricci, che li accomunati negli anni in cui hanno lottato, seppure da fronti opposti, il primo comunista il secondo democristiano, per la libertà e la difesa della Costituzione. Per proseguire in quell’impegno, ha continuato, dobbiamo conservare la memoria della Resistenza, trasferirla ai i giovani, raccontare i fatti decisivi della nostra storia, non solo in modo formale ma sostanziale, perché quei valori vanno sempre difesi, soprattutto in questo difficile momento politico.

Paolo Cucurra, amico di Ricci, ha ricordato il suo impegno nella lotta antifascista, convinzione profonda maturata in anni difficili. Io ho avuto, ha proseguito, la sorte di essergli molto vicino e di frequentare la sua casa e i suoi famigliari. Dopo alcuni anni di distacco ci siamo rincontrati e abbiamo rivissuto gli stessi obiettivi morali, e a questo proposito non posso non ricordare la sua tenacia e la sua efficacia nella difesa degli imputati.

Sono intervenuti inoltre: Carlo Smuraglia, Andrea Vernazza, Nicola Marvulli, Guido Calvi e Luca Borzani, Francesco Pinto. Presenti i figli di Raimondo Ricci, Emilio e Marina.
Martedì 15 aprile 2014, presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, si terrà il convegno 1944. L’Italia in guerra e le strategie delle grandi potenze, organizzato dall’Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (ILSREC), con il patrocinio del Comune di Genova.

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Ultimo aggiornamento: 14/04/2014
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