Il tema della sicurezza nel centro storico in commissione affari generali

23/04/2014 - 11:20

Tutti gli intervenuti hanno portato all'attenzione dei consiglieri le criticità e i problemi legati alla vivibilità di alcune zone del centro storico: dal problema, ormai annoso, del "mercatino" di piazza Turati, ai problemi legati alla vendita di alcoolici, spesso abusiva, a tutte le ore in molte parti del centro storico, allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla prostituzione che è parte di un sistema malavitoso molto organizzato e difficile da combattere. E' stato sottolineato, da molti degli auditi, come all'espansione dei fenomeni di malavita e malaffare si accompagni un cambiamento nelle frequentazioni, anche delle vie storicamente dedicate agli acquisti, che costringe alla chiusura molti esercizi commerciali con un'evidente ricaduta negativa sull'economia della città.

La consigliera Lilli Lauro (Pdl) ha sollecitato la giunta ad adottare quanto prima i Patti d'area, vera "chiave di volta per dare legalità al territorio" e ha chiesto un maggiore impegno da parte del Comune nel contrastare i parcheggiatori abusivi, sanzionare le affissioni illegali e nell'obbligare i proprietari di fondi sfitti alla manutenzione delle serrande fatiscenti che, oltre all'aspetto del degrado, possono essere pericolanti e quindi pericolose.
Enrico Musso (lista Musso) ha sottolineato come l'alcool sia il vero problema della movida, chiedendo concrete restrizioni allo spaccio da parte dei minimarket. Sempre Musso, pur nella consapevolezza delle risorse limitate, ha chiesto sia data priorità al contrasto del "mercatino" di via Turati, che si tiene abusivamente "nel cuore storico, urbanistico, monumentale e turistico della città". Relativamente a questa stessa zona e in tema di contrasto alla vendita illegale di alcolici, l'assessore alla legalità Elena Fiorini ha comunicato che il Comune ha già dato la disdetta all'autorizzazione amministrativa per il chiosco di piazza Raibetta, in scadenza nel 2015 (per la cronaca, il Comune aveva già revocato l'autorizzazione, ma avendo il Tar accolto il ricorso dei titolari del chiosco, occorre aspettarne la scadenza).
L'assessore Fiorini ha poi illustrato ai consiglieri e ai rappresentanti delle organizzazioni, le direttrici cui è ispirato il presidio del territorio - in coordinamento con forze dell'ordine, Asl, ufficio commercio e ispettorato del lavoro - volto al rispetto della legalità, con una politica di sanzionamenti per chi non rispetta le regole. Accanto a questo, l'impegno nell'elaborazione di nuove norme in ordine alla vendita degli alcolici. Come ha spiegato Elena Fiorini, pur in presenza di una legislazione nazionale complessa e improntata alle liberalizzazioni, è in fase di elaborazione un regolamento comunale che, come è già successo per il gioco d'azzardo, metterà in materia di vendita di alcolici "dei paletti che oggi non ci sono".
L'assessore Francesco Oddone ha ribadito che i Patti d'area, attuabili grazie ad un residuo di risorse della "legge Bersani", sono lo strumento per poter derogare alle liberalizzazioni commerciali, individuando le tipologie commerciali più adatte per costituire un giusto mix in determinate aree del centro storico.  Le risorse ammontano a 2 milioni di euro, da suddividersi tra Prè, Maddalena e Sampierdarena. Oddone ha riferito di essere già impegnato, insieme ai suoi omologhi assessori allo sviluppo economico delle altre città metropolitane, nel perorare la causa dell'istituzione di un altro strumento simile da destinare alle città, affinché i Comuni possano, attraverso i bandi, "sostituirsi alle banche" nel dare credito a chi voglia aprire attività commerciali in zone difficili.

Nel corso della commissione, presieduta dal consigliere Stefano De Pietro (M5s) sono intervenuti i consiglieri Francesco De Benedictis (gruppo misto), Pietro Salemi (capo-gruppo lista Musso), Marianna Pederzolli (lista Doria), Alfonso Gioia (capo-gruppo Udc), Lilli Lauro (capo-gruppo Pdl), Enrico Musso (lista Musso).

Testo Alternativo
Ultimo aggiornamento: 23/04/2014
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