Sono principalmente due i criteri con cui vengono erogati i fondi europei. Il primo è legato al territorio, il secondo alla validità dei progetti presentati. L'Amministrazione ha deciso di costituire una task force con l'obiettivo di non perdere la corsa ai finanziamenti che Bruxelles metterà a disposizione del nostro Paese dal 2014 al 2020. Se ne è parlato questa mattina in commissione Sviluppo economico, presieduta dal consigliere Giampaolo Malatesta.
Sono 12 gli obiettivi su cui l'Italia ha deciso di distribuire i soldi che arriveranno dall'Europa. Sulla base di questa traccia, l'Amministrazione ha collegato ogni obiettivo alle linee programmate del sindaco e da lì, a cascata, è iniziato un lavoro di rivisitazione della relazione previsionale programmatica, che verrà allegata al bilancio preventivo.
Francesco Oddone, assessore alle politiche europee e Genova Smart City, ha illustrato nel dettaglio il lavoro di riorganizzazione della macchina comunale, con l'obiettivo di mettere a punto un maggiore coordinamento tra i diversi settori dell' Amministrazione che si occupano dell'assetto dei Por (progetti operativi regionali) e dei Pon (progetti operativi nazionali per le città metropolitane). Con la riorganizzazione è nata una cabina di regia che ha lavorato alla mappatura di tutte le idee progettuali in "pancia" alle direzioni, in grado di relazionarsi con Regione e ministero dello Sviluppo economico, per negoziare Por e Pon in linea con le esigenze della città.
Le risorse che l'Europa mette a disposizione devono andare a buon fine senza rischiare di finire sprecate. Lo ha detto il consigliere Salvatore Caratozzolo (Pd) riferendosi al Por di Prà ancora in stand by. Se il Progetto non si completerà in tempo, ha detto il consigliere, si dovranno restituire all'Europa anche i soldi già spesi. Oltre ai budget europei, ricorda Paolo Putti (M5S), esiste la possibilità di attingere risorse dalla Fondazioni, cifre minori ma pur sempre interessanti, che potrebbero cofinanziare i nostri progetti. Enrico Pignone (Lista Doria) si chiede se esiste l’intenzione di convogliare in un’area definita, ad esempio la Valbisagno, tutti gli investimenti in modo da rendere coerente e integrato il piano strategico urbano. La connessione in progress tra l'innovazione tecnologica (Smart City) e la creatività giovanile è il tema sollevato dal consigliere Leonardo Chessa (Sel), che si sofferma sulle opportunità concrete che possono nascere da turismo, cultura e ricerca. La scaletta delle priorità sull'utilizzo dei fondi europei, afferma Claudio Villa (Pd), va rivista alla luce dei problemi strategici della città, tra i quali spicca la mobilità in Valbisagno. Sono intervenuti anche i consiglieri Padovani Lucio Valerio(Lista Doria), Antonio Bruno (Federazione della Sinistra), Stefano de Pietro (M5S), Gianpietro Pastorino (Sel).
Programmazione fondi europei 2014 - 2020
07/05/2014 - 16:02
Ultimo aggiornamento: 07/05/2014