L’analisi di genere dei bilanci pubblici è stata l’argomento della commissione II - Pari opportunità, che si è riunita in sala rossa mercoledì 14 maggio, alla presenza dell’assessore Elena Fiorini. Come ha spiegato Giovanna Badalassi, che è stata audita in qualità di esperta di politiche di genere, l’analisi di genere dei bilanci pubblici, che è una forma di rendicontazione sociale, è un insieme di processi e di metodologie che valuta l’impatto delle politiche pubbliche in un’ottica di genere. Infatti le scelte di un’amministrazione influiscono in modo diverso su uomini e donne, perché nei due sessi sono diversi il reddito, le abitudini di trasporto, i tempi e la fruizione dei servizi pubblici, e soprattutto, ha sottolineato Badalassi, è sulle donne che grava il carico del “lavoro di cura” – non retribuito – di bambini e anziani. Da un’elaborazione di dati Istat, presentata mercoledì mattina, risulta che in Italia l’indice di carico di cura totale, da parte delle donne verso bambini minori di 4 anni e anziani over 75, è in continua crescita: è cresciuto dal 36,92 del 1971 al 45,04 del 2011 e nel 2021 salirà al 49,24.
Dopo l’illustrazione da parte di Giovanna Badalassi, sono intervenuti i consiglieri Clizia Nicolella (lista Doria), Claudio Villa (Pd), Stefano De Pietro (M5s), Leonardo Chessa (Pd) e Gian Piero Pastorino (Pd). La consigliera Maddalena Bartolini, in qualità di presidente della commissione, ha accolto la richiesta del consigliere Pastorino di portare all’attenzione della giunta comunale la necessità di progetti politici che abbiano al centro le politiche di genere.
L’assessore Elena Fiorini ha sottolineato come il bilancio di genere sia uno strumento trasversale che riguarda complessivamente le politiche cittadine, quindi tutta la giunta, anche se l’assessorato alle pari opportunità è particolarmente coinvolto.
Il bilancio di genere in commissione pari opportunità
14/05/2014 - 15:37
Ultimo aggiornamento: 14/05/2014