Commissione congiunta Territorio e Sviluppo Economico per trattare la delibera proposta della Giunta al Consiglio sulla definizione di un nuovo ciclo dei rifiuti dal titolo: “evoluzione impiantistica finalizzata al recupero e alla valorizzazione dei rifiuti e linee di indirizzo ad Amiu Spa”.
Il provvedimento rappresenta una svolta nella politica del ciclo dei rifiuti nella nostra città. Da sempre i rifiuti hanno rappresentato un problema per i centri urbani. Il modo di smaltirli è mutato nel tempo: da un caotico seppellimento sottoterra si è passati ad altre tecniche come la termovalorizzazione, la gassificazione per poi giungere alla più moderna teoria dell’economia circolare, cioè il recupero della materia per mezzo della raccolta differenziata. E’ un obiettivo ambizioso che, in primo luogo, comporta un cambiamento di abitudini e mentalità. A questo proposito l’assessore all’Ambiente Valeria Garotta ha fatto appello al senso civico dei cittadini genovesi che devono sentire la raccolta differenziata non solo come un obbligo di legge ma come un obbligo morale. Ha poi ricordato che a Genova la differenziazione dei rifiuti è arrivata al 35%, con l’obiettivo, posto dal Piano regionale dei rifiuti, di raggiungere la soglia del 50% al 2016 e del 65% nel 2020. Nel corso di questo mese partirà la raccolta porta a porta dell'umido in 600 utenze commerciali cittadine, a dicembre 2014 la fase due in circa 1.600 bar, ristoranti e mense, a settembre 2014 inizierà la raccolta di prossimità dell'umido per le utenze domestiche per poi estenderla in tutta la città entro il 2015. Entro il 31 dicembre 2014 Amiu Spa dovrà presentare un piano per realizzare almeno un'isola ecologica per ogni Municipio. Ha poi annunciato l'impegno della giunta per far nascere un grande polo tecnologico ambientalmente avanzato, nelle aree ex-Ilva a Cornigliano, grazie alla sinergia tra un biodigestore e il depuratore in corso di progettazione da parte di Iren. Il piano industriale di Amiu, ha infine concluso l’assessore, dovrà quantificare gli investimenti necessari e dovrà anche dire quali sono le possibili fonti di finanziamento.
Sui rifiuti organici, sia per quanto riguarda la raccolta sia per quanto riguarda la loro utilizzazione, ha poi preso la parola il direttore generale Pietro Dalema. Senza la raccolta dell’organico, ha detto, non si possono raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata fissati, in ragione del fatto che l’umido rappresenta il 35% della spazzatura e, nello stesso tempo, non si pongono le basi per risolvere il problema del percolato delle discariche. L’obiettivo è differenziarne almeno 60.000 tonnellate all’anno.
Sui siti individuati per la separazione dell’organico dai rifiuti normali il consigliere Muscarà (M5S) chiede se l’Amministrazione ha tenuto conto dell’ impatto ambientale e delle ripercussioni che la manipolazione dei rifiuti potrebbero causare alla qualità della vita dei residenti di Campi, messa alla prova dalla presenza della Iplom, e a Staglieno, dove gli abitanti devono convivere con i miasmi del fangodotto. Il consigliere Pastorino (Sel), rivolge la sua preoccupata attenzione alle condizioni in cui versa la discarica di Scarpino e propone una accelerazione della raccolta differenziata. Grillo (Pdl) chiede se il ministero dell’Ambiente può essere coinvolto nel finanziamento del piano di smaltimento dei rifiuti, alla luce delle norme più recenti legate alla legge di stabilità e alla normativa europea, almeno per quanto concerne la spesa del biodigestore. Al consigliere Edoardo Rixi (Ln) preme sapere quanto materiale verrà conferito alla Volpara e se lo studio di fattibilità ha previsto delle alternative. Un altro problema riguarda l’assenza di campane per la raccolta differenziata in alcune zone della città. Per il consigliere De Pietro (M5S) le linee di indirizzo dell’Amministrazione all’Amiu non possono puntare alla produzione di energia, una soluzione ormai desueta, e alla produzione di CSS, che rappresenta la distruzione della materia e non certo il suo riutilizzo. Per la prima volta, sottolinea il consigliere Pignone (Lista Doria) questa Amministrazione mette nero su bianco il superamento della logica dell’inceneritore e del gassificatore. L’obiettivo della raccolta differenziata porta con sè ad un altro traguardo: la chiusura delle discariche. Il consigliere Gioia (Udc) ricorda che si continua a ripartire da zero, mentre l’Amiu, in base a un’analoga delibera approvata lo scorso anno, avrebbe già dovuto individuare le risorse finanziarie con cui avviare il nuovo piano di smaltimento dei rifiuti. Vittoria Musso (Lista Musso) chiede al management dell’Amiu quanta superficie verrà occupata per il biodigestore nelle aree ex Ilva a Cornigliano.
Prossimo appuntamento della commissione, presieduta dal consigliere Giampiero Malatesta, lunedì 7 luglio con un doppio sopralluogo a Campi e alla Volpara.
In Aula Rossa si apre la discussione sul nuovo piano di smaltimento dei rifiuti
04/07/2014 - 06:04
Ultimo aggiornamento: 04/07/2014