Il sindaco di Genova Marco Doria ha partecipato mercoledì 9 luglio, con il sindaco di Torino Piero Fassino, al convegno organizzato dall’associazione Amici di palazzo della Meridiana - di cui è presidente Davide Viziano – sui temi dello sviluppo e la riqualificazione urbana, il riuso delle aree ex industriali e i nuovi quartieri tecnologico-universitari, gli Erzelli a Genova e il nuovo quartiere San Paolo a Torino.
«Genova è certamente più bella rispetto a quarant’anni fa, ma ha bisogno di un nuovo dinamismo – ha detto il sindaco Marco Doria – diverso da quello degli anni 50 e 60 del secolo scorso, quando l’indicatore dello sviluppo urbano era spesso la quantità e non la qualità, che invece è la parola chiave delle linee guida del nuovo Puc: costruire sul costruito, non più espansione quantitativa sul territorio ma riuso, attraverso una riqualificazione intelligente, delle aree ex industriali».
Tra gli esempi, il sindaco ricorda che il Porto antico era una porzione di waterfront non più funzionale alle attività portuali ed è diventato un luogo urbano a tutti gli effetti. Cita inoltre gli interventi di riqualificazione in senso urbano delle aree ex siderurgiche di Cornigliano, quartiere pesantemente segnato da un passato industriale, che potrà ritrovare il suo centro storico quando la strada a mare alleggerirà i flussi di traffico che oggi insistono sul centro della delegazione.
“Preso atto che Fiera di Genova non ha più bisogno di tutti gli spazi di cui storicamente disponeva, il Comune, che di tali spazi è il proprietario, ha creato i presupposti urbanistici per poter pensare a destinazioni diverse – ha proseguito il sindaco – mentre diverso è il caso di Erzelli, area privata oggetto di investimenti pubblici, e i fondi ci sono».
«Torino nel decennio 1980-90 ha perso 350.000 abitanti e 10 milioni di mq di aree industriali - ha detto il sindaco Piero Fassino - ma si è rimessa in moto investendo sull’economia della conoscenza: ricerca, università, cultura, turismo, passando da città univocazionale, essenzialmente manifatturiera, a città plurivocazionale».
Fassino ha sottolineato poi il «rapporto di complementarietà tra Genova e Torino, che furono le due vere città industriali del novecento e, a partire dagli anni 80, con il processo di deindustrializzazione hanno fatto fronte a una crisi di identità da cui sono uscite in modo analogo, perché le grandi città hanno in sé gli anticorpi per reagire al declino».
Al convegno hanno partecipato i due assessori all’urbanistica di Torino e Genova, Stefano Lo Russo e Stefano Bernini, gli architetti Emanuela Recchi e Franco Corsico – torinesi entrambi, ma il secondo è uno dei progettisti del parco urbano di Erzelli. In platea armatori, costruttori, terminalisti, broker, docenti universitari, imprenditori - dell’high tech e non solo - e cittadini.
Torino, Genova e gli anticorpi contro il declino
10/07/2014 - 14:52
Ultimo aggiornamento: 10/07/2014