La Direzione Statistica del Comune di Genova presenta la quarta edizione della pubblicazione dedicata ai dodici “grandi comuni” italiani, che hanno una popolazione superiore ai 250.000 abitanti.
Il volume fornisce un confronto tra le grandi città italiane su alcuni aspetti socio-economici e demografici, in particolare l’ambiente, la popolazione, la giustizia, il lavoro, l’economia, i trasporti, il turismo. Viene così realizzato l’obiettivo di fornire elementi conoscitivi a quanti si interrogano sui caratteri e sui cambiamenti in atto nel mondo eterogeneo dei grandi comuni. Per la gran parte dei dati l'unità di rilevazione presa in considerazione è il comune; ove ciò non è stato possibile le variabili e gli indicatori sono stati aggregati a livello provinciale a seguito dell’avvenuta recente realizzazione del nuovo modello di governance delle aree urbane rappresentato dalle città metropolitane, a cui appartengono ben 9 dei 12 grandi comuni. In base al movimento e al calcolo della popolazione residente (i dati sono quelli dell’ISTAT), alla fine del 2013 il comune più numeroso si è confermato Roma con 2.863.322 residenti, seguito da Milano (1.324.169), Napoli (989.111) e Torino (902.137). Sempre con riferimento al 31 dicembre dello scorso anno, il Comune di Genova contava 596.958 residenti, di cui 280.139 maschi e 316.819 femmine; le famiglie risultavano essere 301.062. L’aumento della popolazione in tutti i grandi comuni, rispetto al 2012, è dovuto in gran parte alle operazioni di parifica anagrafica (riallineamento tra le risultanze del censimento del 2011 e la fonte anagrafica) che hanno comportato un recupero dei cittadini residenti non censiti. I dati relativi alla Rilevazione Continua sulle Forze di Lavoro (RCFL), svolta dall'ISTAT, hanno evidenziato che in Italia, nel 2013, gli occupati erano 22.420.000 (13.090.000 uomini e 9.330.000 donne), con una diminuzione, rispetto al 2012, pari al 2,1% (-479.000 unità). A livello nazionale il tasso di occupazione si è attestato al 55,6%, rispetto al 56,8% dell’anno precedente; tutti i settori sono risultati in diminuzione, ma in termini assoluti il calo più consistente si è registrato nell’industria, dove nel corso dell’anno si sono avuti 252.000 occupati in meno. Analizzando i dati delle province dei grandi comuni, si evidenzia che la Provincia di Roma, nel 2013, ha registrato un'occupazione complessiva pari a 1.679.000 unità, seguita da Milano con 1.415.000, Torino con 921.000 e Napoli con 768.000. Le Province degli altri grandi comuni non hanno superato le 500.000 unità; in particolare nella Provincia di Genova sono risultate occupate 337.000 persone (183.000 uomini e 154.000 donne). In tutte le grandi province del centro-nord, il tasso di occupazione ha mantenuto, anche nel 2013, un valore superiore alla media nazionale (55,6%). La provincia di Bologna si è attestata al primo posto con 67,8%, seguita dalle province di Firenze (66,8%), Milano (66,5%), Verona (64,6%), Torino (61,9%), Genova (61,5%), Venezia (59,7%) e Roma (59,4%). Le rimanenti quattro province hanno avuto valori sensibilmente inferiori, in particolare la provincia di Napoli con il 36,7%. A livello nazionale, il tasso di disoccupazione, nel 2013, si è attestato al 12,2%, rispetto al 10,7% dell’anno precedente. Il valore più basso, pari al 5,9%, si è rilevato nella provincia di Verona, seguita dalle province di Milano (7,7%), Firenze (8,1%), Bologna (8,4%), Venezia (8,6%), Genova (9,1%), Roma (11,3%) e Torino (11,4%). Le altre grandi province dell’Italia meridionale e insulare hanno registrato valori di gran lunga maggiori: Catania (19,4%), Bari (19,9%), Palermo (20,7%) ed infine Napoli (25,8%). Dall’analisi dei dati contenuti negli archivi Inps (aggiornati al giugno 2014) risulta che, nel 2013, sono state autorizzate, a livello nazionale, quasi 1,2 miliardi di ore di Cassa Integrazione Guadagni, con un incremento del 5,6% rispetto al 2012. L’aumento è dovuto in particolare alle ore della CIG straordinaria (+31,2%), mentre la CIG in deroga è diminuita del 20,7%. La Provincia di Torino si è piazzata al primo posto con 82.304.187 ore autorizzate, davanti alle province di Milano (69.651.591), Roma (50.554.403) e Napoli (36.400.785). Le altre province non hanno raggiunto la cifra di 30.000.000 ore autorizzate; in particolare nella provincia di Genova sono state autorizzate 10.951.326 ore di cassa integrazione guadagni con un aumento del 32,2% rispetto al 2012; considerando distintamente i vari tipi di intervento, si nota un aumento degli interventi ordinari (+52,1%) e straordinari (+96,7%), e una diminuzione degli interventi in deroga (-36,2%). La provincia di Genova, con oltre 71.500 imprese attive, a fine anno 2013 si è confermata al penultimo posto nella graduatoria delle province dei grandi comuni per numero assoluto di imprese. Nelle prime posizioni Roma con 337.837 imprese attive, Milano (285.745), Napoli (225.958) e Torino (202.114); più distaccata la provincia di Bari, con un numero di imprese attive di poco superiore alle 130.000; le altre province hanno regisrato un numero di imprese compreso tra 94 e 68 mila. Nel 2013 in Italia, sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, il numero di compravendite di immobili residenziali ha registrato una diminuzione del 9,2% rispetto all’anno 2012. Roma è risultata la città con il più alto numero di transazioni di unità immobiliari residenziali (23.819), seguita da Milano (15.140), Torino (8.585) e Napoli (5.585). Genova si è collocata al quinto posto con 4.643 transazioni immobiliari. Tutti gli altri grandi comuni non hanno raggiunto le 4.000 transazioni. Per quanto riguarda il settore dei trasporti, nel 2013, per il secondo anno consecutivo, si sono ridotti i tassi di motorizzazione nei capoluoghi di provincia: 613,2 autovetture per mille abitanti (-0,9% rispetto all’anno precedente); in calo anche la consistenza dei motocicli che si è attestata a 132,7 per mille abitanti (-0,6%). Più marcato il calo della domanda del trasporto pubblico locale che è sceso da 201,1 a 188,6 passeggeri annui per abitante. Nel 2013 il Comune di Catania ha detenuto ancora una volta il primato delle autovetture (che mantiene a partire dal 2008) con 698,1auto per mille abitanti, seguito da Roma (659,2 per mille abitanti), Torino (626,6), Verona (611,1), Palermo (572,7), Bari (553,9), Napoli (546,5), Milano (542,3), Firenze (521,0), Bologna (508,4), Genova (465,1) e Venezia (420,8). È continuata a crescere la quota delle autovetture meno inquinanti (classe euro 4 o superiore), che dal 2012 costituiscono la maggioranza del parco circolante nei grandi comuni. Il comune Genova detiene il primato dei motocicli per mille abitanti con 233,6, seguito da Catania (210,9), Firenze (192,3) e Palermo (181,2). La maggior densità veicolare (numero veicoli per kmq di superficie comunale) si è registrata a Napoli con 6.033,6 veicoli; seguono nell’ordine, Torino (5.363,9), Milano (5.205,0), Palermo (3.382,1) e Firenze (2.836,6). Tutti gli altri grandi comuni hanno presentato valori sensibilmente inferiori. Genova ha fatto rilevare una densità veicolare di 1.861,3 veicoli per kmq di superficie comunale, un valore che la colloca al quart’ultimo posto tra i grandi comuni. La domanda di trasporto pubblico (autobus, tram, filobus, metropolitana e funicolare, vaporetti, ecc.) è espressa dal numero di passeggeri trasportati in un anno per abitante. Nel 2013 le domande di trasporto pubblico più consistenti si sono registrate a Venezia con 706,8 passeggeri trasportati per abitante, Milano 487,7, Roma 436,0, Bologna 262,1 e Genova 235,0. Il volume “Grandi Comuni” verrà pubblicato domani, venerdì 7 novembre, sul portale della Direzione Statistica del Comune: http://statistica.comune.genova.it.
Genova a confronto con le altre grandi città italiane nel volume "Grandi comuni edizione 2014"
06/11/2014 - 18:39
Ultimo aggiornamento: 06/11/2014