Osservatorio dei prezzi: l'andamento nel 2014

19/03/2015 - 17:44

Da domani, venerdì 20 marzo,  sarà disponibile, sulla pagina  www.statistica.comune.genova.it ,  la pubblicazione “Osservatorio dei prezzi: l’andamento nel 2014”, a cura della direzione Statistica e Sicurezza Aziendale del Comune di Genova.

Da domani sarà disponibile, sulla pagina statistica.comune.genova.it,  la pubblicazione “Osservatorio dei prezzi: l’andamento nel 2014”, a cura della direzione Statistica e Sicurezza Aziendale del Comune di Genova.

L’analisi dei dati rivela come a Genova, nel corso del 2014, proseguano le dinamiche decelerative dei prezzi,  confermando la tendenza manifestatasi fin dall’autunno 2012.

Il ribasso dei prezzi è risultato meno consistente rispetto all’anno precedente; nonostante ciò, nel corso del 2014, il tasso tendenziale, che già a fine 2013 si attestava sotto il punto percentuale (0,9%), si è ulteriormente ridotto e l’inflazione è scivolata anche in territorio negativo toccando il valore minimo ad agosto (-0,2%) per attestarsi a fine anno su un valore nullo in linea con la dinamica inflattiva nazionale.

Per effetto di tale andamento Genova non risulta più fra i capoluogo di regione i cui prezzi registrano gli incrementi tendenziali più elevati. La contrazione della dinamica dei prezzi rilevata a Genova nel 2014 risulta anche dal calcolo del trascinamento dell’inflazione sul 2015,  che registra un valore negativo pari a -0,4%. La deflazione che il capoluogo ligure erediterà nel prossimo anno sarà maggiore di quella nazionale (-0,2%).

Il fenomeno nuovo, che si è manifestato a partire dai mesi centrali dell’anno e che ha fornito un contributo decisivo al ridimensionamento dei prezzi, è stato determinato dalla repentina discesa delle quotazioni petrolifere internazionali. Il prezzo del petrolio, che ad inizio estate superava i 100 dollari al barile, si è quasi dimezzato nel corso del secondo semestre dell’anno a causa della contrazione della domanda mondiale, del mancato taglio alla produzione dei paesi arabi e dell’espansione dell’offerta degli Stati Uniti legata alle innovative tecnologie di estrazione. Tale processo ha comportato la consistente flessione dei prezzi dei carburanti e delle tariffe energetiche regolamentate.I beni energetici hanno registrato un consistente livello di deflazione per tutto l’anno toccando, a dicembre, il valore minimo (-5,4%).

Anche i consumi alimentari e i relativi prezzi hanno registrato una flessione,  sulla scia della diminuzione dei costi delle materie prime alimentari. La tendenza in discesa dei prezzi dei prodotti alimentari si è però arrestata nella seconda metà dell’anno,  lasciando intravvedere i primi segnali di una ripresa.

La risalita dei prezzi registrata nel secondo semestre, che ha interessato in gran parte il settore dell’alimentare non lavorato, non è però bastata a compensare integralmente i ribassi dell’intero comparto.

Per effetto di tali considerazioni la componente di fondo dell’inflazione si è confermata più sostenuta del dato complessivo,  confermando che i prodotti energetici e, in minor misura, quelli dei comparti del fresco ittico e ortofrutticolo hanno contribuito a moderare l’andamento complessivo dei prezzi al consumo.

Anche l’inflazione tariffaria, che nel 2013 aveva fornito un consistente impulso al rialzo delle dinamiche inflattive, è risultata più moderata nonostante gli adeguamenti di alcune importanti voci di spesa quali quelle relative alla raccolta delle acque di scarico, ai servizi postali, alle tariffe della telefonia fissa, ai pedaggi autostradali. Nel quadro di una generale contrazione dei prezzi il comparto dei servizi registra una maggiore stabilità.

Se le spese sostenute per i servizi abitativi risultano ancora in flessione, accelerano invece a fine anno i rincari dei servizi relativi alle comunicazioni e quelli di trasporto trascinati dagli aumenti delle tariffe dei voli e dai maggiori costi per le riparazioni delle autovetture.

Timidi segnali di risalita dei prezzi provengono anche dal settore dei beni durevoli,  in particolare dall’auto la cui domanda risulta in ripresa a causa della necessità di rinnovo del parco circolante.

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Ultimo aggiornamento: 19/03/2015
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