C'è una banca che non si presta alle speculazioni. Che finanzia nuove forme di economia: partecipate, condivise, trasparenti e, soprattutto, attente ai diritti, alla salute e all'ambiente. E' la Banca Etica. Nata nel 1999 opera su tutto il territorio nazionale con 17 filiali e un una rete di "banchieri ambulanti". Una di queste filiali ha sede a Genova in via San Vincenzo 34 r.
Questa mattina, a Palazzo Tursi, nel corso della commissione congiunta sviluppo economico, bilancio e welfare è stato ascoltato il management di questo istituto di credito "sui generis", di cui il Comune di Genova è socio fondatore con una quota di 15.000 euro.
Oggi, ha detto l’assessore alle politiche sociali Emanuela Fracassi, il Comune di Genova non solo conferma la propria partecipazione alla Banca Etica, smentendo le voci di un disimpegno, ma rilancia il proprio legame sviluppando progetti di sostegno al credito, rivolto agli inquilini delle case popolari intenzionati a ristrutturare il proprio alloggio.
Oltre ai comuni e alla Regione Liguria, la Banca Etica conta numerosi soci tra le Diocesi e le Onlus. Vengono raccolti annualmente 31 milioni di euro. Tra impieghi, raccolta indiretta, raccolta amministrata e fondi pensioni, e le altre leve del credito, vengono “intermediati” annualmente 56 milioni di euro.
La Banca Etica offre un'ampia gamma di servizi, che va dal conto corrente al bancomat, dall'internet banking alle carte di credito, mutui prima casa, prestiti personali e fondi d'investimento. Non nell’ottica della massimizzazione del profitto, ma del sostegno finanziario alle imprese sociali, onlus, circoli e tutto quello che ha a che fare con la cooperazione decentrata e internazionale. Ciò consente, direttamente o indirettamente, il mantenimento di 2.000 posti di lavoro nella sola provincia di Genova.
"Si tratta - ha detto Massimiliano Monaco direttore delle banca Etica genovese - di una finanza con i piedi per terra, sensibile, determinata nel restituire sul territorio la raccolta dei risparmiatori. Nella nostra sede è possibile attivare qualunque rapporto finanziario, appoggiare lo stipendio, il conto corrente, la domiciliazione delle bollette sino a gestire investimenti e chiedere il mutuo prima casa".
Sono intervenuti i consiglieri: Guido Grillo (Pdl), Alfonso Gioia (Udc), Clizia Nicolella (LD), Paolo Putti (M5S), L.V. Padovani. La commissione è stata presieduta dal consigliere anziano Giampaolo Malatesta (Pd).
Banca Etica: una banca che dirotta gli utili al servizio dei cittadini e del sociale
20/03/2015 - 13:22
Ultimo aggiornamento: 25/03/2015