Discussa nella mattinata di mercoledì 22 aprile in sala Rossa, la proposta di Giunta al Consiglio che recepisce il piano di Razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni azionarie del Comune di Genova.
L’obiettivo, ricordato in apertura di seduta dall’assessore alle Finanze, Francesco Miceli, è: “Ridurre i costi di finanziamento e rispondere alla legge di stabilità 2015, che impone alle Amministrazioni locali l’avvio di un processo di razionalizzazione delle aziende possedute”.
I criteri a cui ispirarsi sono: la soppressione delle cosiddette “scatole vuote”, l’eliminazione dei “doppioni”, la “fusione” delle aziende simili e, infine, il contenimento delle remunerazioni degli organi di controllo e del management.
"E' un piano di riordino - ha detto Miceli - previsto dalla legge di Stabilità 2015 che impone ai Comuni e agli altri Enti Locali, che partecipano direttamente o indirettamente in società, di avviare un piano di razionalizzazione che miri alla riduzione delle stesse, improntato ad un risparmio per le casse pubbliche. Nessuna preoccupazione per i lavoratori. Il piano prevede - conclude Miceli - l'invarianza complessiva e generale dei posti di lavoro".
La legge impone anche un cronoprogramma: entro il 31 dicembre 2015 la presentazione e il monitoraggio dei risultati conseguiti e, entro il 31 marzo 2016, l’invio di una relazione del piano operativo al ministero e alla Corte dei Conti, attraverso la pubblicazione della stessa sul dito istituzionale.
L’assessore ha poi “passato in rassegna” le aziende partecipate da liquidare o riordinare:
- AMIU Spa - ingresso di un partner industriale tramite operazioni di aggregazione societaria, anche infragruppo, che assicurino l’unitarietà gestionale del ciclo i dei rifiuti nella società. Da realizzare entro il 31 dicembre
- SGM - Società consortile per azioni al 10% del Comune di Genova. Conferimento della quota di partecipazione in SPIM Spa
- S.T.L. Scrl - 17,95% diniego alla proroga della durata oltre il 31 dicembre
- Stazioni Marittime - partecipata al 5%, liquidazione della quota
- Ri.Genova srl - al 74,71% Estinzione della società tramite scissione totale
- Tunnel srl - dal 50% a 100%(dopo fuoriuscita autorità portuale). Incorporazione della società in altra società del gruppo Comune o, se non fiscalmente oneroso, interiorizzazione del “progetto” nell’Ente stesso
- Themis srl - al 69,93% Proposta di liquidazione volontaria della società entro il 30 giugno
- San Bartolomeo srl (SPIM Spa) - al 55% Avvio liquidazione volontaria della società
- SVi (SPIM S.pa) - in liquidazione
- Genova Car Sharing (Genova Parcheggi) - alienazione totale della partecipazione e affidamento servizio con clausola sociali
- Amt Progetti (Amt Spa) - liquidazione e scioglimento della società
- Ecolegno (AMIU Spa) - offerta partecipazione in prelazione al socio della quota sociale o messa in liquidazione della società.
- Quattroerre in liquidazione (AMIU Spa): accelerazione tempi di chiusura della liquidazione
- Cerjac (AMIU Spa) - in liquidazione.
- Isab (AMIU Spa) - Liquidazione volontaria entro il 30 giugno e scioglimento anticipato della società
- Refri (AMIU Spa) - vendita della quota sociale entro il 31 dicembre
- Liguriambiente (AMIU Spa) - società in liquidazione dal 2008. Accelerazione tempi di chiusura.
"Per Amiu - conclude l'assessore - in linea con quanto già deliberato dal Consiglio Comunale nel 2013, si propone l’ingresso di un socio esterno in grado di effettuare gli ingenti investimenti di cui c'è bisogno. A questo scopo sono state previste ipotesi di aggregazione secondo le formulazioni previste dalla Legge di stabilità".
Sono intervenuti i consiglieri: Bruno (Fds), Vassallo (Pd), De Pietro (M5S), Grillo (Pdl), Muscarà (M5S), Campora (Pdl), Villa (Pd), Farello (Pd), Boccaccio (M5S) e Padovani (LD).
La commissione è presieduta dal consigliere Giampaolo Boccaccio (Pd).