Mercatino di via Turati: una "chance" per chi stringe un patto di legalità

Povertà estrema e malaffare. Sono questi i fenomeni che, negli ultimi decenni, caratterizzano i mercatini abusivi di molte città italiane ed europee. Da un lato vengono messi in vendita a pochi spiccioli oggetti raccolti nei cassonetti della spazzatura, dall'altro merce contraffatta i cui proventi alimentano i traffici illegali.

Un fenomeno che da alcuni anni va in scena anche a Genova, in una delle zone di maggiore pregio, per turismo e commercio, della città: piazza Caricamento. Più precisamente lungo il perimetro di Palazzo San Giorgio, biglietto da visita della Superba.

Oggi si è riunita una commissione comunale congiunta per individuare, alla presenza di due assessori, Elena Fiorini, Emanuela Fracassi, rispettivamente alla legalità e ai servizi sociali, e del sindaco di Genova Marco Doria, la soluzione del problema, che dovrebbe giungere con l'adozione di un progetto denominato "Chance" curato per il Comune di Genova dalla Federazione Solidarietà e Lavoro.

In poche parole, chi firma un patto assumendo l’impegno di esporre ordinatamente la merce, non vendere refurtiva, non arrecare disturbo alla quiete pubblica, tenere pulita l’area, sarà autorizzato a vendere, gli altri verranno allontanati ed esclusi.

Gli obiettivi, in realtà, come ha ricordato il sindaco, sono due. Il primo è la riqualificazione della zona di Caricamento e, secondo, l'affermazione delle regole di legalità: "tutto quello che stiamo facendo - ha sottolineato il sindaco - va in questa direzione". La trasformazione del mercatino abusivo di Via Turati in un uno spazio per la vendita di oggetti usati, nell'ottica di un riuso delle cose, molto in voga nei paesi nordici, sarà deciso dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si riunirà nelle prossime settimane.

La commissione non ha esaurito la discussione e verrà riconvocata nei prossimi giorni.