La partecipazione del Comune di Genova a Non c’è futuro senza memoria, per non dimenticare la deportazione degli ebrei genovesi

04/11/2015 - 14:55

L’assessore Pino Boero ha partecipato in rappresentanza del Comune di Genova alla marcia silenziosa, organizzata dalla Comunità ebraica genovese e dalla Comunità di sant’Egidio, nella ricorrenza della deportazione degli ebrei genovesi ad opera dei nazisti, avvenuta il 3 novembre 1943.

La marcia, molto partecipata, è iniziata dal Carlo Felice e, percorrendo via Roma, piazza Corvetto e via Assarotti ha raggiunto la Sinagoga di via Bertora con lo striscione che riportava il titolo della manifestazione “Non c’è futuro senza memoria”.

Nel corso della celebrazione, in una sinagoga gremita, sono intervenuti il Rabbino capo di Genova Giuseppe Momigliano, il presidente della Comunità ebraica genovese Ariel Dello Strologo, il presidente della Comunità di sant’Egidio Andrea Chiappori e l’assessore alle Scuole, sport e politiche giovanili del Comune di Genova Pino Boero che, dopo avere posto l’accento sull’importanza dell’educazione nella costruzione di una memoria duratura, ha raccontato un episodio del 1938, quando i bambini della scuola elementare De Scalzi furono prima isolati e poi deportati. Alla fine del suo intervento, un signore che gli era seduto accanto in Sinagoga, ha rivelato all’assessore di essere proprio uno di quei bambini.

Alla manifestazione, cui hanno partecipato molte autorità cittadine a cominciare dal prefetto Fiamma Spena, era presente il Gonfalone della città.

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Ultimo aggiornamento: 05/11/2015
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