«Quando nell’800 nacquero le prime società di mutuo soccorso, che hanno profonde radici a Genova fin dal mazzinianesimo, non esisteva il welfare. Lo Stato era assente. Oggi attraversiamo, purtroppo, una fase di arretramento dei sistemi di welfare conquistati nel corso dei decenni. Il valore che attraversa la storia del mutualismo, quella della solidarietà sociale, torna ad avere una importante e concreta funzione».
E’ quanto ha detto il sindaco di Genova, Marco Doria, portando il suo saluto ai delegati delle società di mutuo soccorso, che venerdì 22 aprile partecipano a un convegno nazionale che si tiene all’auditorium dell’Acquario, promosso dalla Federazione Italiana Mutualità Integrativa Volontaria (FIMIV).
Sono presenti i rappresentanti di molte società di mutuo soccorso, specialmente del Piemonte e della Liguria.
Il convegno è un momento di riflessione sul ruolo del mutualismo in una società in cui, come osservano i relatori, «si perdono legami sociali e si indeboliscono le reti di solidarietà».
Una mutualità, nei diversi campi, che fa parte integrante del cosiddetto terzo settore ed è nettamente distinta da forme assicurative, in cui «non si è soci, ma clienti».
Al convegno interviene anche l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Genova, Emanuela Fracassi.
All'auditorium dell'Acquario un convegno
22/04/2016 - 10:32
Ultimo aggiornamento: 22/04/2016