Forse non tutti sanno che, uno dei viaggi più suggestivi per ripercorrere la storia della nostra città, è contenuto in archivio fotografico frutto del lavoro di Francesco Leoni, uno dei maggiori fotoreporter italiani fra gli anni cinquanta e settanta, scomparso sedici anni fa.
Ma le sue istantanee sono rimaste con noi, in un archivio che la figlia Paola, ha messo a disposizione del pubblico, grazie a un'iniziativa dell'Associazione nazionale archivistica italiana, per due giorni nel marzo scorso in occasione della “settimana degli archivi storici”.
Dal saluto romano delle camicie nere, al pugno chiuso tra le bandiere rosse. Ci sono proprio tutti i protagonisti, nel bene e nel male, di questa città. Ma non solo il periodo fascista e il turbolento dopoguerra, ma anche la vita sulle navi, il bel mondo e le storie di tutti i giorni, istantanee di un fotoreporter sempre in anticipo sulle notizie di cronaca bianca e nera. Oltre alle foto delle celebrità, oggi diremmo Vip, di passaggio a Genova: da Sophia Loren ad Humphrey Bogart a Marlon Brando. Uno spaccato della città dal punto di vista urbanistico, sociale, politico, sportivo e del mondo dello spettacolo.
Un patrimonio che non può andare perduto. Così deve aver pensato il presidente del Consiglio Comunale Giorgio Guerello che, per la prima volta da quando guida l'assemblea elettiva del capoluogo ligure (circa un decennio), ha preso carta e penna per chiedere a sindaco e Giunta, attraverso una interpellanza, che: " sia considerata la possibilità di realizzare un progetto di valorizzazione dell’archivio del fotografo Francesco Leoni e di tutti gli altri eventualmente disponibili, anche attraverso l’allestimento di una mostra permanente e/o l’attuazione di ogni altra efficace iniziativa che possa contribuire positivamente in tal senso".
Di seguito il testo dell'interpellanza che verrà discussa domani martedì 24 maggio.
Il sottoscritto consigliere Giorgio Guerello,
premesso:
- che lo scorso mese di marzo, all’interno delle iniziative promosse dall’Associazione
nazionale archivistica italiana per la “settimana degli archivi storici” è stato aperto al
pubblico l’archivio del fotografo genovese Francesco Leoni;
- che l’iniziativa ha suscitato grande interesse sui media e sui social network ed ha
riscontrato una larghissima affluenza di pubblico;
considerato:
- che lo studio Leoni è uno dei più antichi studi fotografici di Genova e vanta nel suo
archivio oltre un milione tra lastre di vetro e formati in pellicola che a partire dalle
lastre risalenti agli anni ‘20 e dei negativi degli anni ‘30 del secolo scorso permette di
ripercorrere la storia di Genova in tutti i suoi aspetti, dai cambiamenti urbanistici agli
eventi mondani, alle manifestazioni politiche, religiose, sportive e di costume;
- che l’archivio, inoltre, attraverso le immagini dei tantissimi personaggi famosi
immortalati a Genova e delle istantanee che raccontano l’emigrazione, costituisce un
notevole patrimonio dal quale attingere per poter tracciare uno spaccato storico della
Città;
ritenuto:
- che si tratti di un patrimonio immenso al quale la Città non può rinunciare e che
dovrebbe essere reso pubblico (per esempio attraverso la realizzazione di una
mostra permanente) per far comprendere, anzitutto ai Genovesi, come si siano
sviluppati e trasformati aspetti e contesti della nostra Città ed ai moltissimi turisti che
vi affluiscono la possibilità di conoscerla meglio attraverso tante interessanti ed
affascinanti immagini.
- che rendere facilmente fruibile l’archivio potrebbe rappresentare un’occasione
culturale ed un segnale altamente coinvolgente e significativamente stimolante che
porrebbe al centro dell’interesse collettivo la “genovesità” ed il senso di appartenenza;
- che potrebbero essere coinvolti nel progetto tutti i fotografi cittadini che abbiano la
volontà di mettere a disposizione i propri archivi, laddove essi riguardino eventi storici
del nostro territorio;
INTERPELLA LA S.V
- affinché sia considerata la possibilità di realizzare un progetto di valorizzazione
dell’archivio del fotografo Francesco Leoni e di tutti gli altri eventualmente disponibili,
anche attraverso l’allestimento di una mostra permanente e/o l’attuazione di ogni
altra efficace iniziativa che possa contribuire positivamente in tal senso.
Un patrimonio che non può andare perduto
23/05/2016 - 16:48
Ultimo aggiornamento: 23/05/2016